da Antonio Augusto Rizzoli
Egregio Signor Sabelli, perché ha pubblicato la mia lettera togliendo “distinti saluti” ? Nella lettera precedente i miei saluti li aveva lasciati. La chiusura, così com’è, è molto brusca e non desideravo questo. Vede, che, alla fine, il Suo comportamento, probabilmente in forma preconscia, ricade sempre in uno spazio censurabile (Lei vedrà quanti altri lettori, se continua così, protesteranno). E, alla fine, non mi ha inviato i Suoi dati (perché mai invita i lettori a scriverLe se poi quando essi esprimono delle opinioni diverse Lei si sente autorizzato a riempirli di lazzi ?). Me li invii per cortesia, sia corretto come Lei si ritiene .E’ giusto criticare gli altri, anche e specie se sono al Governo, ma è giusto farlo mantenendo un aplomb oppure se si vuole, anche andando giù pesantemente, ma con sottile e fine rabbia, non con espressioni da bar. Grazie e cordiali saluti.
Caro prof. dott., ma lei esiste davvero? Mi scusi se ho, per motivi di spazio, formattato la sua lettera togliendo gli “a capo”. Come potrà controllare, ho lasciato tutte le virgole e anche le parentesi. Ma come mai non mi chiama più “Ella” come nelle lettere precedenti? Ci tenevo. Ma lei, probabilmente in forma preconscia, l’ha sostituita con “Lei”. Che non è carino. Mi scusi, ma debbo lasciarla. Ci sono un sacco di lettori che protestano con espressioni da bar, senza la sottile e fine rabbia che piace ad entrambi. (csf)
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