da walter Lanaro
Cari lettori, il Censis, con uno studio su Imprenditoria e Criminalità Organizzata, ha confermato quello che già si sapeva almeno in parte, ossia che la criminalità sta piano piano soffocando ogni attività legale ed imprenditoriale nel Sud Italia. Una realtà che parla con i numeri e tra questi basta ricordare che il 62% del campione statistico utilizzato, ha affermato di aver subito vessazioni o intimidazioni di vario genere da parte della malavita. Una situazione allarmante da sempre, ma che oggi il Censis porta a conoscenza della pubblica opinione. Se il Sud potesse contare su libertà imprenditoriale e concorrenza vera, potrebbe raggiungere livelli economici vicini a quelli del Nord Italia. Ma quali politiche possono agevolare questa “Resurrezione” della legalità?Quali leggi potrebbero avvicinare nuovamente il Sud Italia allo Stato? Domande a cui la politica non ha saputo dare risposte, ed a cui evita di dare risposte credibili. Il Sud Italia subisce da sempre una pressione criminale fuori dal normale. Si fanno leggi su tutto, ma si dimentica regolarmente il problema Mafia! Nel nostro meridione c’è una guerra in corso e come tale va affrontata la situazione, a cominciare da leggi severissime e l’invio immediato di militari con poteri di polizia. Cominciare una guerra porta a porta, casolare per casolare. Finendola di nascondere il problema Mafia dietro un ingiusto garantismo che fa bene solo alla criminalità. Non pretendo la militarizzazione del meridione, ma il controllo vero del territorio. Non sarà con il Ponte sullo Stretto più alto del mondo, che il governo risolverà il problema Mafia. Ma solo coltivando giorno dopo giorno, quel senso di legalità che il Sud ha nel cuore. Legalità che la criminalità, con la connivenza della politica, gli vuole soffocare!
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