da Massimo Fini per il Gazzettino
“È il solito ricatto morale che ci perseguita da decenni e che assume, di volta in volta, le più svariate forme: se non si è capitalisti si è inevitabilmente comunisti, se non si è filo israeliani si è antisemiti, se non si sta con l’America si sta con i terroristi. Di questo ricatto e di questi paralogismi manichei, con buona pace di Francesco Merlo, ne abbiamo, da tempo, piene le tasche e non siamo più disposti a subirli o a tollerarli. Si può essere anticapitalisti senza essere marxisti, si può criticare Israele, che è uno Stato e va quindi trattato come tutti gli altri Stati, senza pregiudizi e senza sconti, e non essere antisemiti, si può non essere d’accordo con questa guerra senza perciò essere terroristi o amici di Saddam o pacifisti pelosi e a senso unico”.
Massimo Fini, il giornalista più anarchico che ci sia in circolazione, risponde all’articolo di Francesco Merlo sul Corriere della Sera. Da leggere, assolutamente.
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