da Gianni Guasto
Ha ragione Paola, caro Dan Galvano: per gli atei un simbolo religioso sarebbe un ossimoro, e per i molti di loro non particolarmente ricchi, tra i quali noi pubblici dipendenti notoriamente fannulloni e comunisti, quello del dollaro sarebbe una presa per i fondelli. Tra gli adoratori delle ricchezze (“homo sine pecunia imago mortis”, tuonava non molti anni fa il Cardinal Siri), in età romana era popolare una divinità, Mammona, che, almeno teoricamente, oggi dovrebbe contare un sacco di fedeli. Ma siccome il Nazareno non l’ebbe mai in gran simpatia («Non potete servire a Dio e a Mammona» Mt 6,24 e Lc 16,13), fu apparentemente dimenticata, anche se, a quanto si racconta, un tempio del suo culto é ancor oggi ospitato dentro il caveau di quello che fu l’Istituto Opere di Religione (IOR), comunque oggi si chiami.
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