da Alessandro Di Marco, Roma
Siamo d’accordo, fatichiamo non poco a leggere i commenti agiografici che accompagnano le ore successive alla morte di un personaggio importante; essi costituiscono chiaramente, in alcuni casi, un esercizio di piaggeria nei confronti della famiglia o di un determinato milieu a cui il defunto apparteneva, ma che per contrasto, alcuni esponenti della comunicazione o della politica si affannino a prendere tempestivamente le distanze dal defunto, e da ciò che loro paventano possa rappresentare per la nostra immagine nazionale, mi sembra eccessivo e quantomeno passibile del sospetto che ‘le scuse non richieste…’ […] pensiamo ad affrontare il problema in tempo, guardando per una volta anche fuori degli italici confini, chiediamo ai nostri cugini francesi di un certo Aldo Maccione, da noi poco conosciuto, ma che lì viene perfettamente identificato con l?italiano tipo, un vero ambasciatore non autorizzato della nostra immagine all?estero. Sapete, a volte è meglio prevenire che curare. Sollecito una puntuale esternazione di Speroni e un bel saggio di Veneziani al riguardo.
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