da Nunzia Penelope
E’ stato un grande piacere leggere l’editoriale pacifista di Ferruccio De Bortoli, che tra l’altro considero il miglior direttore di giornale del nostro paese degli ultimi decenni. Ma devo dire che veri brividi di piacere me li ha dati la lettura di Massimo Fini sul Gazzettino: e quindi, mille volte grazie a Csf, senza il quale, ovviamente, questo pezzo mi sarebbe sfuggito. Unico dubbio: c’era davvero bisogno di ”rispondere a Francesco Merlo”? La riflessione di Fini ha tutte le caratteristiche per stare in piedi da sola, senza necessariamente appoggiarsi agli spunti altrui e soprattutto senza dover per forza, ogni volta, aprire ”il dibbbattito” (come direbbe Moretti) tra colleghi. Oltrretutto, a me Merlo non piace e in genere lo salto a pie’ pari. Dunque, teoricamente, adesso dovrei andare a riprendermi quel pezzo del Corriere per confrontare le tesi merliane con quelle finiane? mi sa un po’ di pippa mentale. (E poi, i giornali vecchi li ho gia’ buttati…) Penso che mi accontentero’ di stampare Fini (per diffonderlo anche tra i non bloggisti) e cerchero’ di sopravvivere senza Merlo.
Qualcuno ha da mandarmi tutto l’ambaradam (articolo di Merlo, risposta di Strada, risposta di Merlo)? Nell’archivio del Corriere.it non sembra esserci. (csf)
Nessun commento.
Commenti chiusi.