da Marco Dell’Acqua
Sinceramente non capisco questo accapigliarsi sulla trasmissione, faziosa, onesta, misurata. non si può esprimere un parere e subito si è tacciati di stare contro.Ho visto la Ballarò e mi è parso, ma questa è una mia un’opinione, che il tono fosse veramente educato e che a stonare fosse questo inno di bondi a berlusconi.Forse l’iperbole, figura retorica che una volta insegnavano a scuola, è l’ultima difesa.I perseguitati sono altri, sono coloro che sono finiti in carcere ingiustamente, ma loro non sono interessanti. Un servizietto al tg tra una promozione del film del regista amico (sempre capolavori), il lancio della trasissione successiva, il rilancio su quello di cui si parlerà in seconda serata, basta e avanza.Certo mi rendo conto che parlare del delitto di cogne è più interessante, soprattutto se a farlo sono un ex sottosegretario alla giustizia e il testimone del contratto con gli italiani. Questa retorica dell’agguato, del perseguitato ha un po’ stufato.
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