da Alessandro Ceratti
Qualcuno prima di me ha fatto notare che la guerra porta sfortuna. Bene, ora esplode nel cielo texano lo shuttle Columbia. Lascia una striscia che appare come quella di una cometa (che erano considerate portatrici di sventura). Precipita su un piccolo villaggio che si chiama Palestine (Sic! Almeno, G. Riotta dice così. C’è da crederci?). A bordo oltre a sei americani c’è un israeliano, il che può ricordare la proporzione degli forze militari spiegate in medio oriente. L’interpretazione appare chiara: il fallimento delle azioni americane finisce per ripercuotersi sulla Palestina. Tutto ciò nell’imminenza di un attacco. Diciamolo chiaro: qualsiasi sovrano assiro-babilonese sarebbe indotto a cambiare i propri progetti militari.
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