da Fausta Maria Rigo
Insomma che diamine di paese siamo? Un Premier così presente, e incompetente. Un governo che commette un errore grossolano dopo l’altro, e lo fa senza nemmeno un minimo di stile. Mi sento come il lettore di un brutto libro il cui autore chieda momentanea sospensione di incredulità su narrazioni avvincenti come quelle degli asini volanti. Il re torna a calpestare il Patrio suolo con un ritardo di due mesi, e chiede anche un indennizzo per gli anni d’esilio, vuole la scorta della polizia e non va nemmeno a salutare Ciampi. La legge Cirami è oramai ad uso e consumo di criminali e mafiosi incalliti. La devolution perché se no Bossi batte i piedini e fa cadere il governo, bene, l’ Europa si unisce a noi creiamo lo stato di Cantù. E la guerra, finalmente, beh, quella ci voleva. (…) Cavolo, ma non si può fare proprio nulla per far capire a questo signore che non ci rappresenta, e che l’Italia è nostra e non sua? Basta con la satira, e come dare la camomilla ai bambini troppo vivaci. Per favore, ve lo chiedo in ginocchio, arrabbiamoci!
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