da Emanuele Macaluso per il Riformista
Ferdinando Adornato rintraccia le radici culturali della Casa delle libertà e la bravissima Marina Valensise, sul Foglio, ci dà una brillante sintesi del pensiero del pensatore, esposto in un pensatoio a Todi. Non poteva mancare il crollo dell’egemonia della sinistra, identificata in tre correnti, «la cattolica dossettiana, la gobettiana azionista e la comunista gramsciana». Egemonia fondata «da una forma di diffidenza verso il popolo italiano e il suo conformismo servile, ritenuto tale dalla sequela di scrittori “antitaliani” che da Piero Gobetti arriva a Eugenio Scalfari». Anche Scalfari tra i padri egemoni! Finalmente, dice il nostro, arriva «Silvio Berlusconi, che da voce all'”arcitaliano”… rispettando il popolo sovrano e la sua creatività», e crolla l’egemonismo di sinistra. Non sottovaluto l’arcitaliano Berlusconi, ma ritenevo che il crollo si fosse verificato nel momento in cui Adornato navigava verso destra, lasciando la sinistra orfana del vero pensiero egemone.
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