da Gianpaolo Faccani, Trento
Leggo sul sito di “la Repubblica” l’articolo intitolato: G8, i superpoliziotti confessano: “Alla Diaz errori e violenze”. “Fu una leggerezza”, ammette il vicequestore Pasquale Troiani, (portare le molotov nella scuola Diaz); “una forzatura giuridica” (l’arresto dei dimostranti); “un eccesso di violenza” (le violenze degli agenti da giustificare con il finto accoltellamento dell’agente). Leggerezze, forzature, eccessi, errori……. ma vogliamo chiamarli con il loro nome?: Sono reati. Tali sono la simulazione di reato, la calunnia, le lesioni volontarie e alla luce di quanto emerso dalle indagini della magistratura, oserei dire anche il sequestro di persona, visto che le accuse erano tutte montate e che quindi gli arresti erano illegali e le violenze (inaccettabili comunque) erano per soprappiù esercitate su imputati che gli agenti sapevano essere innocenti. Io ho il massimo rispetto per i tutori dell’ordine, soprattutto per quelli che rischiano o hanno dato la vita per fare il loro dovere, ma quando degli agenti, nascondendosi dietro a una divisa, si permettono violenze e comportamenti che per qualunque altro cittadino comporterebbero la galera, per costoro il rispetto si tramuta nel disprezzo più totale.
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