da Primo Casalini, Monza
Pensavo che quelli dell’Eurispes fossero dei rilevatori “a piedi scalzi”, come i medici delle campagne cinesi. Ma quelli a piedi scalzi siamo noi del blog, brava gente senza uso di mondo. Sono entrato in Google con “Eurispes”, ho fatto una ventina di click qui e là ed adesso sono, al tempo stesso, ammirato, preoccupato, intimididito e sogghignante. Di tutto, è saltato fuori: Gavino Angius e Luca Danese, Renzo Foa ed Irene Pivetti, il Pontificio Consiglio sulle Comunicazioni Sociali e la Scuola Ufficiali Carabinieri, Clemente Mastella e Mario Pendinelli. Soprattutto: University of Malta – Link Campus, con un bellissimo sito tutto in inglese, anche le virgole. Però con sede a Roma in Via Nomentana. E con sponsor come la Provincia di Brindisi e l’E.Biscom, l’Anicagis e l’Esercito Italiano, la Regione Lazio e Obiettivo Lavoro. Il presidente degli inglesi di via Nomentana è “il prof. Vincenzo Scotti”, nome che credo di avere già sentito. Ed aleggia ogni tanto la reverenza verso Francesco Cossiga, specie sulla rivista Dike, che fa parte del giro. Da qualche parte mi sono imbattuto pure negli Animalisti Azzurri e nelle Guardie Naturalistiche della Basilicata. Più che un tintinnar di sciabole o di manette, si avverte un tintinnar di posate e di calici. Una Spectre de noantri volta al bene. Anche una bella baruffa in Puglia riguardo corsi di formazione, con pensosi interventi garantisti del Secolo e dell’Avvenire. Dimenticavo: ci sono anche De’ Vergottini e Gianni Mattioli: tutti, praticamente. Tranne noi del PaPoPo. O no?
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