di Emanuele Macaluso sul Riformista
L’onorevole Gianfranco Fini si è energicamente opposto ad ogni indulto o amnistia ai carcerati ed ha invocato la certezza della pena come fondamento etico della società. A Roma campeggia un manifesto di An che dice «No ai saldi sui reati, nessuno sconto di pena, no all’indulto». Nella stagione degli sconti, tratta i carcerati come un paio di scarpe. Una vergogna. Lo stesso Fini, invece, ha sostenuto con energia il condono fiscale che ha una immediata refluenza sul piano penale: gli evasori, che hanno sottratto miliardi di lire alle Casse dello Stato, saranno amnistiati. Chi è in carcere e ha in parte pagato, anche per reati minori, il conto alla società, non può ottenere nemmeno l’indulto. Due pesi e due misure. La destra italiana, dall’Unità d’Italia a oggi, ha cambiato nome, perde il pelo, ma non il vizio: populista, moralista, giustizialista, a corrente alternata, arrendevole con i potenti e intransigente con la povera gente. Dalla quale purtroppo spesso è votata.
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