da Giovanna Giugni
Il titolo che preferisco è senz’altro quello del Corriere: mi piace che ogni tanto un aggettivo possessivo accomuni l’intero paese. Ciò detto il proliferare di articoli ” dinastici” e lodi sperticate mi ha indispettito. La morte è sempre un tragico avvenimento, ma quella di un ottantenne malato, agiato e ,spesso, coccolato dal destino non merita, a mio avviso, tutta la retorica profusa in questi giorni. La verità sulla morte di Agnelli l’hanno espressa le azioni Fiat: risalite velocemente (anche se poi ridiscese) sono state l’ennesima manifestazione del cinismo della borsa.
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