da Claudio Risé
Mi pare che la stampa italiana sia stata colta da una crisi, oltre che di chiacchera, frequente nelle portinerie quando muore l’inquilino del piano nobile, anche di timore. Una specie di crampo. Così nessuno (tra i citati) ha fatto il titolo pìù naturale: Avvocato addio. Non sono molte le cose sensate , o semplicemente informate e vere, dette sul defunto. Con l’eccezione del pezzo di Scalfari , Il Principe incostante, un pezzo magistrale da “chi lo conosceva bene”, ma senza traccia di servilismo. Gettato a manciate nauseabonde quasi ovunque altrove.
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