da Dagospia
Il 12 Dicembre tutto era pronto nel Qatar per la firma del mega-contratto di sponsorizzazione tra la Qatar Airways (compagnia di bandiera dell’emirato) ed il Milan: 50 milioni di dollari in 3 anni per la sponsorizzazione della maglia dei rossoneri di Arcore. Un incremento del 30% rispetto al contratto attuale con la Opel. In un periodo di vacche magre, sembrava troppo bello per essere vero. Infatti…Per poter concludere l’accordo Galliani aveva mandato il Milan persino a giocare un’insulsa amichevole contro il Qatar il 12 dicembre, facendo sobbarcare alla squadra un autentico tour-de-force che aveva stupito molti osservatori: 11 dicembre sera partita di Champions League a Dortmund; notte tra l’11 ed il 12 dicembre viaggio massacrante Dortmund-Qatar; 12 dicembre arrivo nel Qatar, trasferimento allo stadio e partita Qatar-Milan; 12 dicembre sera volo Qatar-Milano in vista della trasferta a Como giorni dopo. Ma soprattutto: 12 dicembre alle ore 18 firma di Galliani del contratto di sponsorizzazione con la Qatar Airways, con conferenza stampa successiva per annunciare l’accordo.Pochi minuti prima della firma ecco il colpo di scena: gli avvocati dell’emiro parlano di “piccole modifiche” da apportare al contratto nei giorni successivi. Roba di poco conto, si firma comunque prima di Natale. Galliani, uomo di mondo, fa buon viso a cattivo gioco, ricambia a denti stretti le cortesie ed i salamelecchi degli emiri ma in cuor suo ha già capito. Torna a Milano già furibondo. Infatti gli emiri non si fanno più sentire, e la “sola” è completa.In realtà gli emiri qatariani volevano solo sollazzarsi un pomeriggio sfidando con la loro nazionale i campioni del Milan nel loro giardino di casa: l’unica maniera per far volare lo squadrone rossonero fino in Qatar quando volevano loro (sembra che il 12 dicembre fosse il compleanno del figlio di un emiro) era tirargli un bidone da 50 milioni di dollari.
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