da Vittorio Grondona
Come lavoratore dipendente sono sempre stato iscritto al sindacato. Ho sempre pagato la quota annuale ritenendola giusta. Ho sempre pensato che un sindacato “povero”, e pertanto senza potere, non riuscirebbe a conquistare nulla per i deboli. Nessuno mi ha mai obbligato a pagarla. Entro il mese di settembre di ciascun anno avrei potuto disdire la mia iscrizione per l’anno successivo senza problemi: sarebbero state sufficienti due righe presentate alla segreteria dell’Azienda di lavoro. Invece di accanirsi tanto contro il sindacato, sarebbe meglio cercare di capire in cosa consistano in realtà per la nostra società le “42 pagine di provvedimenti” del governo, citate ieri molto genericamente dal nostro amato Cavaliere! Buon anno a tutti.
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