da Filippo Facci
La signora Anna Paola Merone invoca una campagna per eliminare le orrende suonerie dei telefonini: bene, il suo idolo dovrebbe essere Michael Bloomberg, il sindaco di New York. E¹ un americano, e noi gli americani li abbiamo sempre sfottuti per il loro complesso d¹inferiorita¹ culturale con l¹Europa, li abbiamo sempre segretamente derisi perchè in genere a teatro pagano il biglietto e vogliono semplicemente divertirsi perchè altrimenti rivogliono indietro i soldi, altro che elevato valore artistico, altro che sovvenzioni pubbliche. Da loro gli spettacoli sono un supermercato come un altro, non come in Europa dove sono bottegucce del centro senza mai uno straccio di parcheggio. Insomma: abbiamo sempre pensato e scritto queste cose e però, ecco, una vera e propria legge contro quei cafoni cui squilla il cellulare a teatro come altrove, alla fine, l¹hanno fatta loro, gli americani. L¹ha fatta Michael Bloomberg. E presto, così pare, un drin intempestivo potrà costare una vera e propria denuncia penale nonché una multa salatissima. Ovviamente non basterà, ma fa niente: se davvero non c¹è più altra strada, per quanto possibile, tanto vale insegnare l¹educazione sanzionando la maleducazione. Due o tre settimane fa, a Reggio Emilia, per ben due volte un cellulare ha interrotto la Traviata interpretata da Lella Costa. Sempre lo stesso cellulare, peraltro. La Costa ha interrotto la recita e ha fatto una piazzata: ha fatto bene.
Nessun commento.
Commenti chiusi.