da Alessandro Ceratti
Ieri sera ho assistito a una conferenza di Travaglio. Ci ha raccontato che tutta la vicenda del tazebao anti-previti al tribunale di Milano è una bufala. Io, anche se fosse stata vera, l’avrei ritenuta irrilevante, senonché è completamente falsa. La foto incriminata era lì non tanto perché ritraeva Previti ma perché all’impiegata del tribunale che lavora in quell’ufficio era capitato di finire sul giornale in una foto che appunto la ritraeva nell’aula insieme a Previti e altri. E siccome era un po’ vanitosa aveva appeso il ritaglio alla parete, accanto ad altre sue foto in bikini durante le vacanze. Ma il peggio è questo, e mi piacerebbe che Facci potesse dirci qualcosa: “Il Giornale” pubblica una foto della parete incriminata, con l’immagine un po’ sfuocata e quindi con il testo illeggibile. Ma esso viene evidenziato e ritrascritto. Il brano parla del problema dell’ambizione in politica e del pericolo per essa derivante dall’affarismo. Il punto è che il brano della Repubblica di Platone era in un quadretto che stava lì da più di dieci anni e riportava un pezzo in cui Platone metteva in guardia dai pericoli dell’anarchia. Aveva poco o nulla a che fare con Previti e Berlusconi. Era un testo amato, diciamo così, dai magistrati di “destra”. Facci può promettermi che domani andrà a lamentarsi di ciò con Belpietro e gli chiederà di pubblicare una smentita?P.S. Oppure, in seconda istanza può scrivere in questo forum che purtroppo non può permettersi simili comportamenti? (non ho intenzione di fargli perdere il posto)
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