da Raffaello Campagna, Roma
In risposta a Giulio Cesare da Milano, giorni fa ho letto un editoriale sul Riformista che esprimeva esattamente lo stesso concetto – non vi piace D’Alema? preferite Cofferati? e noi non votiamo per voi! – pretendendo di parlare a nome di una sedicente sinistra moderata, che nel suo pensiero evidentemente rappresenta una quota di elettorato sufficiente a determinare il successo o la sconfitta alle elezioni! Caro Giulio Cesare (ma non sarai Antonio Polito in incognito?), ma quanti credete di essere, voi dalemiani? Secondo me non siete più determinanti neanche alle riunioni di condominio…
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