da Giorgio Goldoni
L’elezione dell’ambasciatrice libica a responsabile della Commissione dei Diritti dell’Uomo all’ONU non è un errore di percorso, ma al contrario è un esempio da manuale di come l’ONU stessa funziona, e non deve scandalizzare più di tanto. L’ONU è una associazione di governi che non fanno nessuna distinzione tra regimi democratici e sanguinari regimi dispotici. Il vero scopo della commissione non è occuparsi della salvaguardia dei diritti umani, ma semplicemente fungere da tribuna a qualsiasi bullo del terzo mondo (e ce ne sono tanti) che vuole fare la voce grossa contro i “deprecabili regimi occidentali (Israele in prima linea)”. Nel mezzo tra questi personaggi e la codardia ammiccante degli Europei (vergognosa) , Bush commette un grave errore a ricercare l’OK dell’ONU per liberare l’Iraq dal principe dei bulli. Le ispezioni sono una farsa e, come ha dichiarato David Kay, che è stato responsabile per l’ONU in una precedente ricerca effettuata sul suolo iracheno della durata di sette anni, gli ispettori non sono in grado di trovare nulla in un tempo così breve e su un territorio così vasto.
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