da Gianluca Freda
Posso anche credere che i poligoni siano luoghi in cui la violenza viene sublimata e non insegnata. Posso fidarmi della parola di csf riguardo la spiritualità del tiro al bersaglio, anche se (sarà un problema mio) mi è difficile associare il concetto di spiritualità ad un’arma da fuoco. Però: siamo sicuri che un ragazzino delle medie sia in grado di vivere “spiritualmente” il contatto con una pistola? Non potrebbe trovare la stessa spiritualità, con minor rischio e minori polemiche, nel basket o nella pallamano? E soprattutto, perchè mai un’iniziativa del genere in una zona d’Italia con un livello di xenofobia notoriamente superiore alla media nazionale non dovrebbe allarmarmi?
Quasi tutti gli sport sono più o meno sublimazioni della guerra. Il lancio del giavellotto, il lancio del martello, il tiro con l’arco, la maratona, il rugby. Vogliamo parlare dell’orrendo spettacolo dei botti a fine d’anno?(csf)
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