dal Barbiere della Sera
Ricordate quando Silvio Berlusconi alle conferenze stampa insultava urlando “Vergogna!” i giornalisti? Leggete questo resoconto preso dal Barbiere della Sera e decidete chi si deve vergognare.(csf)
Attenti colleghi. Chi tace acconsentedi Pennina
Scoppio di ira berlusconiana ieri, durante una conferenza stampa: “All’Unità siete dei mistificatori. Sono stanco di vedere stravolta la realtà”. Vittima di turno è Massimo Solani, giovane giornalista dell’Unità
Silvio Berlusconi ha perso le staffe. Questa volta, il “colpevole” dell’ira berlusconiana non è il solito nome noto, ma un giornalista venticinquenne che da poco lavora all’Unità.
Il suo nome è Massimo Solani. Ieri pomeriggio, sala stampa di Palazzo Chigi appena inaugurata. Solito fondale azzurrino. Sono schierati per una conferenza stampa di presentazione del poliziotto di quartiere il ministro dell’Interno Beppe Pisanu, il vicepremier Gianfranco Fini e, naturalmente, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Dopo l’elenco di alcuni dati relativi alla lotta alla criminalità e sulla sicurezza nazionale, qualcuno chiede alla platea se ci sono domande.
Si alza il giornalista dell’Unità, che interroga Berlusconi sulla mancanza di aiuti al comune terremotato di San Giuliano di Puglia.
Ecco la cronaca direttamente dal protagonista: “Domenica scorsa, avevo intervistato il sindaco (Ds) di San Giuliano. Secondo lui, dopo le promesse iniziali, il governo li ha completamente abbandonati. Questo ho riferito a Berlusconi”.
La reazione del premier è a dir poco scoppiettante: “Abbia vergogna delle sue affermazioni. Lei non è un giornalista, è un mistificatore”.
Il racconto continua: “Ho cercato di ripetere la domanda, insistendo, ma Berlusconi ha proseguito sullo stesso tono ‘Del resto è dell’Unità. Siete dei mistificatori e io sono stanco di vedere stravolta la realtà!’.
Il siparietto è durato un minuto o poco più, finché non è intervenuto Fini. Ha messo una mano sul braccio di Berlusconi per calmarlo e mi ha risposto cortesemente, come era normale fare. Berlusconi intanto replica: “Io non mi arrabbio mai. Faccio finta di arrabbiarmi”.
Nel frattempo scoppia il parapiglia nello staff di Berlusconi. Il Portavoce Paolo Bonaiuti chiede ai vari addetti stampa chi è lo sconosciuto giornalista che ha pestato i calli al suo capo.
“La situazione a San Giuliano è grave e non mi aspettavo una reazione del genere – continua Massimo Solani – cerco di farmi portatore delle istanze dei terremotati visto che ho parlato spesso con loro ed hanno bisogni immediati. Sono umbro e so che vuol dire vivere un post terremoto”.
Ad alcuni giornalisti, Bonaiuti ha motivato lo scoppio d’ira di Berlusconi con la campagna contro il governo portata avanti dall’Unità nelle ultime settimane.
Ma Solani difende il suo giornale: “Il piano di ricostruzione di San Giuliano 2 il sindaco afferma di non averlo mai visto. Se Berlusconi è un nostro attento lettore, dato che dice di leggere l’Unità almeno una volta la settimana, ci smentisca se abbiamo scritto falsità.
L’Unità di oggi ha un articolo ed un editoriale del direttore Furio Colombo sulla vicenda.
“Sono contento di aver avuto la solidarietà della Fnsi – conclude Solani– ieri ha telefonato in redazione Paolo Serventi Longhi. So che è uscito anche un comunicato”.
Niente solidarietà tra i colleghi durante la conferenza stampa? “No. I giornalisti delle agenzie si sono subito avvicinati, interessati al mio nome. Alla fine tutti sono andati di corsa a fare domande ai politici. Mi spiace che nessuno abbia storto il naso. Qualcuno ha perfino riso, come si ride alle battute del re. Io non la trovo una bella battuta. Bisogna porre domande scomode. Solo in redazione la solidarietà è stata incondizionata”.
Un giornalista presente ieri alla conferenza stampa (e che chiede di restare anonimo “perché devo lavorare”) conferma le parole di Solani: “Berlusconi ha risposto in modo molto violento”. Nessun moto di solidarietà degli altri giornalisti nei confronti del collega maltrattato? “No. E’ abbastanza vergognoso, lo dico anche a me stesso.
La verità è che avevamo altre domande per Berlusconi. Con la testa cosparsa di cenere dico adesso che bisognava alzarsi e andarsene. Però Solani stesso ha messo a tacere la cosa rimettendosi a sedere, invece di andar via. Altrimenti qualcuno lo avrebbe seguito”.
Almeno in privato qualcuno ha solidarizzato con lui? “Non lo so. Son corso dietro a Berlusconi. Sai com’è… lo devi placcare fisicamente, perché magari parla con altri e non con te. Sono le miserie di questo mestiere”.
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