da Alessandro Ceratti
Questa estate sono stato per la prima volta in Russia, da amici. Visitando la loro città (San Pietroburgo) e parlando con loro ho potuto rendermi conto che il comunismo rivoluzionario aveva gettato un seme così vitale e positivo che ancora adesso, a più di ottant’anni da quei momenti, ancora nella popolazione russa si potevano individuare delle tracce della tensione ideale verso il bene e il giusto derivanti da quel periodo. E ciò, nonostante la più terribile e asfissiante e liberticida delle dittature. Caro Claudio, forse le responsabilità di Stalin sono ancora peggiori di quelle di Hitler. Hitler ha distrutto una nazione che poi ha avuto modo di risollevarsi. Stalin ha distrutto una spinta ideale (attenzione: una spinta ideale, non il comunismo) della cui mancanza probabilmente tutta l’umanità sta ancora soffrendo.
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