da Gigi Forzese
L’attacco molto triste di Sacca’ a Scafroglia di oggi non fa che confermare quello che diceva Santoro ai tempi in cui la censura si stava abbattendo su di lui, e cioe’ che e’ facile sopprimere una trasmissione preventivamente isolata nei palinsesti. Lui parlava di Sciuscia’ e lo stesso si e’ ripetuto oggi con Scafroglia. In un panorama televisivo in cui la satira pensante e’ scientificamente messa al bando non puo’ esserci posto per Guzzanti. Il regime non puo’ tollerare una anomalia di questo genere, deve per forza sopprimerla altrimenti il pubblico potrebbe ancora accorgersi di essere vivo e di avere una testa per pensare.Tra l’altro quello spettacolo non era nemmeno tra i piu’ divertenti della Guzzanti ma non e’ questo il problema. Lo zelante per conto terzi Sacca’ sta li’ apposta per cecchinare sul nascere qualunque cosa emerga dal grigiore universale dimostrando quanta paura abbia ancora un regime cosi’ fragile da temere mezz’ora di pensiero all’una di notte mentre corre di soppiatto a minculpare i libri di storia. Molto meglio il Milan trionfante al cospetto dell’imperatore.Come al Colosseo, in tempi che sembravano lontanissimi, sembravano.
Per la precisione: l’intervento di Sacca’ si riferisce allo show ‘Giurodidirelavarietà’ di Sabina Guzzanti, e non a Scafroglia
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