ROBERTO GIACCHETTI. Chi è? Un parlamentare della Margherita. Insieme a Luciano Sardelli (Forza Italia), a Davide Caparini (Lega Nord) e ad altri 13 deputati, ha dedicato un po’ del loro tempo pagato dai contribuenti per preparare un’interrogazione al ministro Urbani per chiedergli come mai non li hanno fatti entrare nella Tribuna Autorità dello Stadio Olimpico in occasione del derby Lazio-Roma. Sconfitti con perdite. Il sottosegretario delegato allo sport Mario Pescante, ex presidente del Coni, li ha praticamente mandati a quel paese. Siamo in attesa di vedere come sarà punito.
CARLO DE BENEDETTI. Stavamo così tranquilli, con il nostro bel conflitto di interessi che riguardava solo Berlusconi e i suoi amici! Ci mancava anche l’ingegner De Benedetti con la sua Libertà e Giustizia. E adesso come la mettiamo?
GIULIO ANDREOTTI. Il grande, il mitico, l’ironico, il divino Giulio è peggio di Silvio Berlusconi che voleva andare a trovare il padre dei fratelli Cervi dimenticando che è morto tanto tempo fa. Sentite Andreotti, intervistato da Saverio Lodato per l’”Unità”. Lodato: Presidente, fra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 il nome di Michele Greco le diceva niente? Andreotti: “A me no. Mi ha impressionato, ero a Parigi, quando è morto questo Michele Greco, non so se sia morto di morte naturale o di altro…”. Lodato: “Presidente, Michele Greco è vivo, è detenuto per mafia”. Vabbé, trattandosi di Andreotti non si sa mai se scherza o fa sul serio.
UMBERTO BOSSI. Col suo stile raffinato torna il senatùr dei tempi migliori.”La sinistra vuole che la maggioranza mostri i coglioni? La maggioranza i coglioni li ha e li mostra”. Se volessimo proseguire con lo stile leghista, sarebbe facile: ha ragione Bossi, la maggioranza è piena di coglioni. Ma sentite lo stesso Bossi che commenta le dimissioni di Staderini dal Cda della Rai, sempre nell’intervista a Guido Passalacqua per “Repubblica”: “Hanno perso le elezioni, sarebbe da ridere che comandassero loro”. Veramente Staderini era in quota maggioranza… Bossi: “Staderini ha sempre votato con la sinistra e poi lo ha nominato Casini”. Casini sì, un pericoloso rappresentante dell’opposizione. “Io sono allineato col popolo, la sinistra non deve strillare, quelli di sinistra sono furbacchioni elitari che se ne fregano del popolo”. Mica male, sembra un proclama di un aderente al Pa.Po.Po, il partito popolar populista.
Claudio Sabelli Fioretti
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