da Sergio Pilu
Ho qualche dubbio sulla tesi di Vittorio Grondona, almeno per come è riassunta nel titolo del suo intervento. Io sono convinto che noi cittadini abbiamo i giornalisti che ci meritiamo. Compriamo i giornali sui quali scrivono, guardiamo le trasmissioni televisive che conducono, visitiamo i siti web che compilano con cadenze a noi ignote. Nel linguaggio del marketing (uno dei pochi comuni a tutti noi, volenti o nolenti), queste si chiamano “decisioni di acquisto”. Più acquistiamo, più confermiamo il nostro apprezzamento nei loro confronti. Chi non viene più letto/guardato/ascoltato, dopo un po’ esce dal mercato. Magari questo fenomeno è più lento di quanto sarebbe auspicabile, magari non riguarda proprio tutti (c’è qualcuno che viene fatto uscire a forza, vedi Biagi), ma in larga misura è così. Non è Berlusconi ad aver creato Emilio Fede nella sua versione corrente, sono stati molti di noi.
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