da Primo Casalini, Monza
Fino ad ieri andava così: lo stato gli pagava lo stipendio ed il vescovo decideva chi mandare ad insegnare e se mantenergli il posto o sostituirli con altri. Adesso, hanno una specie di articolo 18 super e nel tempo possono migrare ad altre cattedre. Ipotizzando che in Lombardia tutti gli studenti “chiedessero l’esonero”, come si faceva per ginnastica, gli insegnanti di religione avrebbero la possibilità di insegnare altre materie con precedenza su qualsivoglia precario. E sarebbero possibili anche slalom ben pilotati: il vescovo dice che quell’insegnante va sostituito con un altro e quello sostituito si avvale del super 18 e va ad insegnare latino al liceo con precedenza sull’universo mondo. Ben scavato, vecchia talpa! Non mi orizzonto fra comma e postille, ma mi sembrerebbe una opportunità molto buona per chi sarà lasciato a casa dalla Fiat, se i vescovi sono d’accordo.
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