da Giorgio Goldoni
Nell’Italia devastata dai bombardamenti alleati numerosi italiani erano “sfollati”, cioè trasferiti in particolare dalle città ai piccoli borghi e mi risulta che nonostante qualche singulto la solidarità funzionava e come. Nel pianeta Fiat devastato dall’incompetenza e dalla crisi economica dovremmo considerare di trapiantare di nuovo interi gruppi sociali, per es. da Termini Imerese al Triveneto dove apparentemente ci sono posti di lavoro: a Treviso per es. dovrebbero essere soddisfatti di una simile soluzione, che terrebbe gli immigrati potenziali a casa loro e darebbe un nuovo posto di lavoro a dei connazionali. Quando si parla di immigrazione gli industriali si sbracciano a dire che ne hanno tanto bisogno: l’attuare quanto sopra suggerito potrebbe anche servire a controllare se queste necessità esistono davvero.
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