da Piero Lint
La new-economy pensiona il mestiere più vecchio del mondo. Oggi chi si sente sessualmente insoddisfatto o portato per esperienze più creative trova ciò che cerca standosene tranquillamente seduto a casa sua, navigando in Internet, con modica spesa (salvo bollette da infarto) e con il rischio di contrarre virus che al massimo ammazzano il PC. Quindi, via la prostituzione! … almeno dalle strade. Che poi è un pericolo costante, con tutte quelle negre in giro di notte che nemmeno le vedi e corri il rischio di metterle sotto anche senza volerlo. Lo scopo di questo DDL è chiaro: le signorine clandestine non potranno fare a meno di esercitare, sia perché sono clandestine sia perché ce le costringono. Quindi, lo faranno ugualmente, ma dovranno pagare molto di più la protezione. A loro volta aumenteranno notevolmente le tariffe, con il risultato di scoraggiare le fasce economicamente più deboli, portando alla progressiva estirpazione di questa mala erba e favorendo il recupero della sessualità famigliare (incesto e pedofilia compresi). Le signorine che verranno cuccate a praticare in strada, finiranno in galera, dove finalmente potranno esercitare al chiuso. In conclusione, vi informo che la signora ministra Prestigiacomo, integerrima cattolica siciliana e strenua difensora delle pari opportunità, ha proposto che vanga proibita anche la prostituzione maschile e transessuale. Anche per queste forme di sessualità mercantile dovranno essere allestiti appositi spazi intramoenia. I condomini dovranno approvare l’apertura di queste case chiuse nei loro territori; insomma, sarà come per l’installazione dei ponti dei cellulari. In cambio di adeguati risarcimenti morali i condòmini chiuderanno occhi e orecchie. Pecunia non olet e non odet.
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