una cara amica, anzi una vecchia amica, anzi una vecchia cara amica ( forse dopo questo incipit sarà una ex amica) ha scritto un libro molto bello. Non è il primo libro che scrive ma è secondo me il primo così bello. Si chiama “Fuori posto” (il libro, non lei). Lei si chiama Silvia Palombi ed è stata una delle prime frequentatrici nel mio ormai storico blog, quando c’erano Guasto, Welby, Ceratti e l’avv. Lina Arena. In questi giorni stiamo discutendo io e lei proprio del concetto di fuori posto. Io odio le cose fuori posto. Non il disordine. Il disordine mi piace. Ma le cose fuori posto sono sempre ordinatissime. Lo zucchero nel barattolo del sale. Le forchette al posto dei coltelli. Le mutande nel cassetto dei calzini. E cose di questo genere. A me piacerebbe per esempio che fuori di ogni cassetto ci fosse una targhetta con il nome del contenuto. E che fuori di ogni stanza ci fosse il nome della stanza, bagno, cucina, studio, salotto. Mi dicono che questo sia il principio della demenza senile. Comunque spero che il libro vada bene.