In questa ultima fase della mia carriera giornalistica Ne ho fatte di tutti i colori. Ho ricominciato a scrivere interviste per il Fatto. Poi ho smesso. Poi ho ricominciato a farne per il Venerdì di Carlo Verdelli. Poi ho smesso. Non ne potevo più non tanto delle interviste quanto degli intervistati. Poi Verdelli se ne è andato (si fa per dire). Io ho ricominciato a scrivere per il Fatto. Ma non interviste. Ho una mia rubrichetta che si chiama “Scene da un manicomio”. Oggi la trovate a pagina 15. Mi piacerebbe se la andaste A leggere e mi mandaste la vostra opinione e i vostri consigli. Sinceramente e spassionatamente. Non con cattiveria ma con severità. Grazie.
All’inizio era per Morgan, il cantautore, quello che a Sanremo aveva litigato con Bugo, il suo partner. Morgan aveva perso l’uso della sua casa e del suo laboratorio musicale. E Vittorio Sgarbi, sindaco di Sutri, gli aveva offerto ospitalità a villa Savorelli, splendida dimora sede del parco regionale a poche decine di metri dallo splendido anfiteatro. Non andò a buon fine. Poi è stato il caso di Enzo Bianchi, storico priore della comunità di Bose, centro di spiritualità tra i più alti del nostro tempo. Entrato in conflitto con le gerarchie vaticane, il monaco è stato cacciato dalla comunità che aveva lui stesso creato. Ed ecco arrivare Vittorio Sgarbi che gli offre ospitalità a villa Savorelli, splendida dimora sede del parco regionale a poche decine di metri dallo splendido anfiteatro. Non sappiamo come andrà a finire. Ma siamo sicuri che se l’ex priore di Bose non andrà a Sutri, qualcosa succederà. Cacciano Conte da palazzo Chigi? Pronti! A villa Savorelli è già stato preparato uno studio per il primo ministro. E uno studiolo per il fido Casalino. E se va male anche con lui, perché non invitare Bertolaso, appena finirà il suo impegno in Sicilia? O meglio ancora Giulio Gallera, per il quale l’assessorato non dovrebbe durare che poche altre settimane? Per tutti i traballanti, villa Savorelli sta diventando un possibile approdo. Matteo Renzi? Perché no? Sotto l’uno per cento dovrà pensare ad una ricollocazione. E il povero Donald Trump? Sembra proprio che perderà presto l’uso dello studio ovale. Vittorio Sgarbi ci sta lavorando.
Compie oggi 74 anni, due meno di me. Stefania Sandrelli, mito erotico della mia gioventù, la intervistai quando aveva 48 anni, nella sua casa a Roma Nord. Non si tirò indietro rispetto a nessuna domanda. Insomma mi dette soddisfazione.
Alcuni ricordi. Domande e risposte
Che cosa la seduce in un uomo?
Il fatto che sia un uomo.
…
Vorrei trovare la pace dei sensi. L’ha detto lei. L’ha trovata?
Non l’ho ancora trovata. Non mi dispiacerebbe perché la passione è faticosa.
io sono esuberante. In amore lo sono moltissimo, anzi lo ero. Avevo bisogno di fare l’amore spesso.
E’ un bisogno che cala?
Cala, cala. Ma quando mi capitava di farlo spessissimo, non mi sembrava di farlo in maniera esagerata.
Cosa vuol dire “spessissimo”?
Significa avere voglia di stare tutta la giornata a letto.
Il primo bacio lo ricordi?
Fu il fratello di una mia carissima amica, Giampaolo. Io avevo 14 anni e lui 17. Con la scusa di insegnarmi a ballare mi appiccicò al muro e mi dette un bacione di quelli proprio da un quarto d’ora.
E il primo “sesso” con Gino Paoli?
Fu una notte sulla spiaggia, con Gino. Tecnicamente fu un errore. Mai fare queste cose sulla sabbia.
C’era qualcuno nei film erotici che – come si dice – si prendeva un passaggio?
Si, ma esattamente come io me lo prendevo con lui. Uno si accorge subito se un attore è pronto a uscire da una parte oppure se la gode un pochino. Io sono una di quelle che se la godono un pochino.
Moravia disse che tu “incedi spargendo sesso”…
Ma no, se la sono inventata.
Ma tu incedi spargendo sesso?
Ma che significa? Tutti incedono spargendo sesso.
Anche io?
Embé? Certo! Fin lì ci arrivano tutti.
L’intervista intera? http://interviste.sabellifioretti.it/?cat=287