Se un signore prendesse a picconate la finestra del mio capannone con l’evidente intento di introdursi e di rubare, ed io me ne accorgessi, non c’è dubbio che chiamerei i carabinieri perché rubare non è una bella cosa e in condizioni normali non dovrebbe essere un sistema per sopravvivere. Ma non gli sparerei e soprattutto non gli sparerei cinque colpi perché sparare cinque colpi non è legittima difesa e nemmeno eccesso di legittima difesa. E’ tentato omicidio e, se riesce, è omicidio. Un ministro dell’Interno che mostra la sua solidarietà all’omicida è uno che incita a farti giustizia da soli anche quando nessuno ha attentato alla tua salute. Dice: ma se uno tenta di rubarmi qualcosa io ho diritto di difendermi. No, non è vero. Dice: se uno entra in un negozio e ruba io ho il diritto di sparargli. No, non è vero. E se anche finirà che una legge consentirà a tutti di sparare ai ladri, io mi chiedo che cosa succederà quando il proprietario di un negozio sparerà ad un bambino che sta rubando una confezione di cioccolatini. Oppure si potrà sparare solo ai maggiorenni? Io dico che deve continuare ad esserci una giusta proporzione fra l’offesa di chi ruba e l’offesa di chi difende la merce. Soprattutto se vuoi vivere in un Paese normale. In un Paese normale un ministro dell’Interno non dovrebbe dare solidarietà a chi uccide un ladro. Dovrebbe fare in modo che questo (il furto e l’omicidio) non succeda più. #iononstoconfredy