De Mita, Follini, Alfano, il nuovo che avanza.
Era ora, finalmente qualcosa di nuovo. Da tdanto stavamo aspettando che qualcuno prendesse l’iniziativa e fondasse un nuovo partito. Ma che dico, un nuovo partito? Molto ma molto di più. Il Nuovo Centro. E chi è il portatore di questa grande novità che rivoluzionerà il panorama socialeudoxoij e politico italiano? Ma lui, il nuovo per definizione: Ciriaco De Mica. Ma mica da solo. Con lui altri giovincelli: Alfano, Follini, mica bruscolini. Dice De Mita: “Vogliamo costruire un campo moderato che stia tra Renzi e Berlusconi”. Tra Renzi e Berlusconi? Ma tra Renzi e Berlusconi non c’è nessun spazio, non ci passa nemmeno un foglio di carta velina. Ma bisogna farlo, assolutamente. Perché? Perché, dice Ciriaco, si sente la necessità di una coalizione popolare. E qui, come dargli torto? Chi può negare che manchi in Italia una coalizione popolare? Ma il futuro è già cominciato.
Sallusti e Fini, pistola contro pistola.
Qualche giorno fa c’è stat
a una bellissima diatriba fra Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, e Massimo Fini, collaboratore del Fatto. Materia del contendere un bellissimo articolo di Massimo Fini sul suo giornale in cui il mio splendido collega (Fini) difendeva il pm Woodcock sotto attacco generale, accusato di aver diffuso documenti riservati. L’articolo di Massimo Fini era perfetto. In sostanza, diceva, appena un pm tocca interessi “delicati” si scatena, a prescindere da tutto, una campagna contro il pm stesso. L’articolo era documentato, preciso, senza sbavature. Era un articolo alla Massimo Fini, appunto. E’ intervenuto Sallusti accusandolo di “difesa servile” e di “essersi svenduto la testa”. Ma come, diceva in sostanza Sallusti, proprio tu che sei un bastian contrario, ti metti a difendere qualcuno, arruolandoti nel partito dei magistrati traffichini? Massimo Fini allora si è arrabbiato. E siccome lui non querela nessuno, lo ha sfidato a duello. Arma scelta: la pistola. Conosco Fini, so che diceva sul serio. “Se sei un uomo d’onore…”, gli ha scritto. Ma Sallusti non ha la tempra di Massimo, non è un uomo d’onore, e l’ha buttata in caciara. Peccato. Quel duello non me lo sarei perso. Massimo Fini e Sallusti, pistola contro pistola, dietro il muro del cimitero!
Solvi Stubing, la nostra birra.
In Italia non muoiono solo le persone, non muoiono solo le idee. Muoiono anche le pubblicità. E quando muoiono le pubblicità è una parte di noi che se ne va. Quando se ne è andato quasi venti anni fa Ernesto Calindri si è portato con sé tutti i nostri ricordi dell’amaro Cynar che, ricordate?, era contro il logorio della vita moderna. Adesso se ne è andata Solvi Stubing, la bella attrice tedesca bionda e dagli occhi azzurri che ti guardava fissa e ti diceva: “Chiamami Peroni, sarò la tua birra”. E tu non potevi che dirle: si.