Solo un tedesco può fare una cosa del genere
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Las capillas de marbol: forse il sito più magico che ho visitato in cile. Le acque del lago Carrera nei millenni hanno realizzato un’opera d’arte
Anche in Cile ero stato preceduto dalla fama
Anche sul ponte sospeso l’anxiano pensava sempre al lavoro…
Chi si è oerso le pantofole? Io naturalmente, le ho perse sotto la scrivania della hall di un albergo. D”altra parte non posso ricordarmi sempre tutto io!
Nel museo di Violeta Parra c’è una stanza con sei alberi. Tu ne puoi abbracciare uno, poggiare la tua guancia sulla corteccia del tronco ed improvvisamente entra nel tuo cervello una bellissima canzone di Violeta
Che cosa mi è piaciuto di più? Caleta Tortel, le Capillas de Marbol sul lago Carrera, la Valle della Luna ad Atacama, la risalita del torrente Leones, il picnic sul ghiacciaio, lo spettacolo sul ghiacciaio Exploradores, la navigazione sul lago Grey, il girovagare tra i moai di Rapanui. Insomma un sacco di cose. Ma l’impressione generale che ne ho ricavato è stato che ci tornerei, soprattutto nel sud, sulla Carretera Austral. E credo che lo rifarò. Evitando il terrore: il curanto, il piatto più orrendo che abbia mai mangiato in vita mia. Ho tanta nostalgia dei cani cileni, della loro indolenza, dei loro sonni ma anche delle loro slinguate e delle passeggiate che facevano insieme a noi, di come ti stavano a guardare mentre mangiavi, senza elemosinare ma facendoti capire che se per caso non ti fosse piaciuto il curanto per loro andava pure bene. Ho dimenticato Valparaiso, una città molto bella con le decine di murales che ti accompagnano dovunque e per un panorama stupendo sulla colline e sul porto. Un’ultima considerazione: il carattere dei cileni. Sempre sorridenti, sempre allegri, sempre disponibili. Per loro sembra che non esista l’infelicità.
Sono un po’ scomparso ma gli ultimi tre giorni sono stati un inferno, da un pulmino all’altro, da un aereo all’altro e poi la grande traversata da Santiago a San Paolo e da San Paolo a Malpensa. Mangiando le solite cose improbabili delle linee aeree e sparandomi tre film in portoghese e spagnolo. Adesso sono sul treno che mi porta a casa. Con una connessione che rimpiango il deserto dell’Atacama. Nel prossimi giorni magari faccio un consuntivo. Vediamo che cosa mi è rimasto appiccicato addosso. E da domani, Me anziano you tubers. Ricomincia la normalità.