Rieccomi, non ero scomparso per mia volontà ma per responsabilità di Aruba che non so che cosa avesse combinato. Comunque non era facile per me risolvere il problema dal Cile e ci ha pensato l’amica Melba. Rieccomi dunque e nel frattempo l’isola di Pasqua è un ricordo. Cinque ore di volo mi hanno riportato a Santiago. Altre tre ore di volo a Punta Arenas, cinque ore di auto, forse otto, non ricordo più, sotto le mille vette del parco del Paine. Roba da sballo.
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Siamo gente pulita
Tale e quale il duce
Ah sapere che cosa intendeva dire!
L’anziano e la guida: d’amore e d’accordo
Movimenti plastici
I turisti spuntano come funghi
La vispa Teresa
Beh?
La fama ti precede
Mo ai anche un po’ rotto
Una scolaresca esemplare
Variazioni sul tema
Mi sto divertendo come un pazzo
I soliti pirla ma un po’ meno
Effetto ottico: supermoai
E dai e dai anche i moai…
SIAMO TUTTI MOAI
Fino al 1956 tutti i Moai, le gigantesche facce di tufo che sono disseminate in tutta l’isola di Pasqua (ce ne sono un migliaio) erano tutte per terra, spiaggiate come balene. Erano stati i Rapa Nui stessi, in un periodo piuttosto litigioso, a rovesciarle. Ah, tu mi fai la guerra? E io ti rovescio i tuoi Moai. E gli altri si arrabbiavano di brutto. Ma chi credi di essere tu che mi hai rovesciato i miei Moai? Adesso ti rovescio i tuoi. Come bambini. E pensare che c’era voluto quasi un anno per ogni faccione , tra la scultura e il trasposto. E poi ci avevano pensato vari tsunami a a spostarle qua e là.
Le due parole, come direbbe Matteo Renzi, sono Rapa Nui e Moai. Rapa Nui sono gli abitanti e Moai sono le statuone di pietra lavica di cui è disseminata l’Isola di Pasqua. Che è un’isola dell’Oceania che sta in America. E non è la sola cosa strana. Un altra cosa strana è come hanno fatto i Moai a scendere dalle cave che stavano in montagna, ed arrivare fino al mare.
Più che un’isola è un mito. Ne avevo sentito parlare con cognizione di causa per la prima volta da Thor Heyerdhal, il norvegese del Kon Tiki, del Ra, l’uomo che sconvolse tutte le teorie degli spostamenti degli uomini nell’Oceano Pacifico, in quello Atlantico e in quello Indiano. Sei viaggiatori pirla sono arrivati sull’idola di Pasqua Leggi tutto »
Più che un’isola è un mito. Ne avevo sentito parlare con cognizione di causa per la prima volta da Thor Heyerdhal, il norvegese del Kon Tiki, del Ra, l’uomo che sconvolse tutte le teorie degli spostamenti degli uomini nell’Oceano Pacifico, in quello Atlantico e in quello Indiano.
Sei viaggiatori pirla sono arrivati sull’idola di Pasqua
Giornata al mare. Alle nove secondo il programma una pullmino nuovo fiammante dell’Europcar ci dovrebbe aspettare sotto l’albergo Fundador di Santiago. Noi dovremmo salire a bordo e dovremmo guidare fino a Valparaiso, località di mare e luogo portuale molto vivace e creativo. Dovremmo arrivare verso l’ora di pranzo e dovremmo recarci in un ristorantino a mangiare polpo arrosto. Poi dovremmo passare tutto il giorno passeggiando per le stradine in salita e in discesa con i muri tutti coperti di murales e quindi dopo una cenetta simile al pranzetto, dovremmo andare a dormire nell’Hotel Boutique Acontraluz, a Cerro Alegre, un vero gioiellino anni Venti di sette otto stanze con vista pazzesca sull’intero golfo. Odio il condizionale.
FATEMI IL PIACERE, NON PARCHEGGIATE QUI
ALLEGRE TAVOLATE