I portegni erano ricchissimi, avevano case sontuose che oggi sono diventate le ambasciate di tutto il mondo. Buenos Aires è proprio bella. È cinque o sei città tutte bellissime, che convivono una accanto all’altra. Mi ha commosso il fiore bionico, enorme e di ferro, che fiorisce una volta al giorno. Purtroppo si è rotto e non fiorisce più. La pioggia ci impedisce di visitare il rosedal, 14 mila rose, ma nessuno può risparmiarci il monumento a Garibaldi e l’ennesimo ponte di Calatrava, nel quartiere delle donne, Porto Madero, che già si sta preparando alla festa dell’otto marzo, e perfino un ristorante “alla parolaccia”. E da quelle parti anche un monumento a Manuel Fangio. Con annessa Maserati. la guida Mimma ci indica anche la casa di Maradona dalla quale fu cacciato dai condonimi perché faceva troppo casino e la scultura ciocciosa di Botero.
GLI ALLEGRI BACCANALI DEL GRUPPO DEGLI UNDICI
LO SGUARDO PREOCCUPATO DI EZIO ESAMINANDO LAS CUENTAS
LE UNGHIETTE SOBRIE DI BARBARA. Noi facciamo finta di non conoscerla.
Ecco un acceso dibattito tra me tifoso del River plate ed un fan del Boca junior.
Città stupenda. Per oggi direi che la cosa più bella è il teatro libreriaNella giornata un salto anche al caffé Tortoni? Deludente e senza anima, ma storico.
Due ore sulla pista in attesa che i tecnici riparassero il guasto. Mia moglie al cellulare per farmi coraggio mi dice: “scendi”. Poi si parte. Una cenetta di quelle squisite. Poggio, come dicono gli argentini per dire pollo. Ed un riso che nemmeno i cinesi…Dopo una notte insonne stipati come sardine arriviamo a Buenos Aires. La città appare subito splendida. I magnifici undici del gruppo la invadono senza tentennamenti. Palermo. San tel o, le ambasciate, la casa rosada, la placa de Mayo , o di macio, come dice mi ma, la guida. Scopriamo davanti alla casa rosada il monumento all’eroina Juana Azuirdì che la Kirchner grande appassionata delle donne ha fatto piazzare lì sfrattando io monumento a Cristoro Colombo facendo incazzare la comunità italiana. Per la cittå contemporaneamente a noi sta girando anche Hollande (ebbene sì non è per noi che c’è tutta questa polizia). Scopro che la benzina non costa nulla, 90 centesimi di euro.
Chi sarà mai quell’argentino che oggi ha visitato il nostro blog dalla città di Neuquen, unico gaucho che visita www.sabellifioretti.it? Ah saperlo!
Era tanto tempo che volevo andare in Argentina ma si passava di rinvio in rinvio. Quest’anno sabbatico finalmente mi ha consentito di partire. E infatti partirò: giovedi, alle 18 e un po’, da Fiumicino. Negli ultimi tre mesi ho anche studiato spagnolo con risultati piuttosto scadenti. Il programma prevede di andare subito a sud, perito moreno, ushuaia, calafate. In realtà non ne so molto di più, e non ne voglio sapere, preferisco sorprendermi. Saremo una decina, coordinati da Viaggi Solidali, con i quali sono andato già in Zambia e in Mali. Tanti anni fa. Mi dicono che mangerò tanta carne e sarò distrutto dal tango. Vi terrò informati, con report, con foto e con video. Tornerò fra circa trenta giorni. E quando tornerò, sono sicuro, vi troverò ancora a parlare di Renzi, di Unioni Civili, di uteri in affitto…
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Esperimenti di Knowme, app di ultima generazione
I lama sono in trepida attesa
Ultimi preparativi alla valigia. Il mio spagnolo non è il massimo ma ho studiato per cento lezioni. Ce l’ho messa tutta.