“Dal nostro inviato speciale Pinco Pallino. Il viaggio è stato pagato dalla casa farmaceutica Tal dei Tali”. E’ quello che ha proposto Enrico Mentana quando ha scoperto che molti giornalisti scientifici stavano partendo per il congresso mondiale sull’Aids col viaggio pagato dalle case farmaceutiche. Mica male come idea. Pensate che cosa potrebbe succedere se si diffondesse questo sistema. Sotto la firma di ogni inviato, la scritta, una vera e propria sponsorizzazione, “Il viaggio di Enzo Biagi è stato pagato da Grappeggia Arredatutto”, oppure “Ringraziamo Salvavita Beghelli che ha pagato l’albergo del dottor Bocca”.
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“Signor giudice, se può dire a questo signore che adopera l’educazione!”. Giovanni Brusca, il mafioso che strangolò e dissolse nell’acido un bambino, era proprio seccato con il mafioso pentito Santino Di Matteo, padre del bambino, che lo insultava in un’aula del tribunale. Tutte le volte che il giudice nominava Brusca, Di Matteo aggiungeva: “Chi? Giovanni l’animale?” E Giovanni, lo strangolatore di bambini, si è adontato. Sapete come sono i mafiosi: si seccano a sentirsi dare della bestia.
Xavier Echevarria, capo dell’Opus Dei, a Catania, dice che, siccome risulta che il 90 per cento dei genitori di figli handicappati ha avuto rapporti prematrimoniali, i rapporti prematrimoniali sono la causa dell’handicap dei figli. La dichiarazione di Echevarria è del tutto priva di fondamento scientifico sia dal punto di vista biologico che, soprattutto, da quello statistico. E per fortuna, bombardati come siamo da milioni di informazioni, anche questa terrorizzante sentenza è subito passata nel dimenticatoio, sommersa dai sassi dei cavalcavia, dai profughi albanesi e dagli imbrogli dei quizzaroli.
“Io godo di ottima salute”, dichiara Giorgio Forattini, ex grande della satira italiana per dimostrare che la satira italiana – appunto – non è in crisi. E che Giorgio Forattini stia benissimo non può che riempirci di gioia.
La satira italiana è un fenomeno carsico, ogni tanto scompare e all’improvviso ricompare impetuosa. Ma anche le polemiche sullo stato di salute della satira italiana sono un fenomeno carsico. Quando meno te lo aspetti esplodono e dilagano sui giornali. Poi non se ne parla più per mesi. Poi eccole di nuovo. La satira deve essere per forza di sinistra? E adesso che la sinistra è al governo, si può fare ancora satira? Perché non esiste la satira di destra? La satira deve colpire tutti oppure solo il potere?
Uno, Vittorio Feltri, se ne va in pensione che è ancora un giovanottone di belle speranze, un elegante signore di successo, ricco, intelligente, sempre pronto, per fortuna, a slanci di indignazione moralistica come per esempio quando attacca lo stato sociale e tutti quelli che se ne vanno in pensione con troppi soldi o troppo presto. Lui se ne va in pensione a 53 anni con molti soldi e molto presto e speriamo che quanto prima possiamo leggere un suo editoriale contro se stesso che approfitta di leggi sbagliate per portare a casa tanti bei soldoni. Si difende, è suo diritto, spiegando che per 38 anni ha pagato contributi e adesso vuole monetizzare. E chi glielo vieta? Visto che – fatti i conti – ha cominciato a lavorare a 15 anni, aveva solo due alternative: o denunciare il suo datore di lavoro per sfruttamento del lavoro minorile oppure concedersi il meritato riposto.
La disavventura di Gigi Sabani, presunto porcone che avrebbe usato la sua fama e il suo potere invece che il suo fascino per attirare nel suo letto procaci minorenni ha fatto passare in secondo piano una notizia ben più succulenta se il fatto risulterà vero. Giancarlo Parretti, il sedicente finanziere umbro che tentò con grande abilità e spregiudicatezza la scalata da cameriere a proprietario dell’Mgm, sarebbe stato capace di ben altro.