Disse, fra le altre cose, quando gli feci il gioco della torre:
Chi butta giù? Casini o Pera? «Come faccio a buttare Casini?». Quando i giudici erano in camera di consiglio fece quella dichiarazione a suo favore… «Casini mi conosce bene è si è ricordato di me. Un vero amico». Era il presidente della Camera. «Ha fatto una cosa che poteva solo danneggiarlo. Si è comportato da uomo e io l’ho gradito molto». Non le è parso inopportuno? «A maggior ragione apprezzo il suo coraggio».
Stavolta non risultano dichiarazioni di Casini.
SE VUOI LEGGERE L’INTERVISTA…
E’ in libreria un libro Chiarelettere. Il titolo è “La zona grigia”. Il sottotitolo è: “Intellettuali, professori, giornalisti, avvocati, magistrati, operai. Una certa Italia idealista e rivoluzionaria”. L’autore è Massimiliano Griner. Il quale cita, mi sembra a pagina 48, una mia intervista ad Erri De Luca. Cita questo brano:
Giravate armati? «Tutta la nostra attività era una attività armata». Tipo pistole? «Noi le avevamo sì: facevano parte della necessità della presenza in piazza contro i fascisti e nei cortei. Dopo il ’75 è diventata pratica comune».
Continuava così
Tutti armati?
«No, quelli autorizzati, solo quelli autorizzati».
Perché molti di Lotta Continua raccontano il loro passato cancellando tutto questo?
«Si dissociano, dalla loro storia, dall’evidenza. E io li perseguito ricordandogli i dettagli».
Che cosa succede quando li perseguiti ricordandogli i dettagli?
«Gli guasto qualche momento di digestione. Poi gli passa, gli passa».
Hai fatto qualcosa che se ti avessero beccato ti avrebbe portato in galera?
«Come tutti».
Non sto parlando di molotov.
«Come tutti, come tutti. Abbiamo condiviso il peggio di quel tempo. Le azioni di quell’epoca erano a nome e a titolo collettivo. Non è che ci fossero militanti innocenti ed esecutori colpevoli. Non c’erano dirigenti ignari e dirigenti mandanti. Per questo ho scritto che molte persone sono in prigione o in esilio a scontare anche per me. E finché per qualcuno c’è uno strascico penale io non sono in pace con quel passato».
Un colpo di spugna su cose così pesanti? Ci sono stati dei morti.
«Da tutte le parti ci sono stati dei morti».
Ma alcuni non volevano combattere: se ne stavano pacifici a vivere la loro vita.
«Anche le vittime delle stragi se ne stavano pacifici a vivere la loro vita. E quelli che li hanno ammazzati sono tranquilli al posto loro. Da una parte impunità e dall’altra punizioni?».
E poi:
Tu diventasti capo del servizio d’ordine di Lotta Continua di Roma, un servizio ai limiti della legalità.
«No, no. Un servizio completamente dentro all’illegalità. Lotta Continua era tutta illegale, l’illegalità era la pratica diffusa».
Spiegati meglio.
«Proteggere dei latitanti era illegale, scontrarsi con le forze dell’ordine era illegale, fabbricare delle bottiglie incendiarie era illegale».
Quante molotov hai fatto?
«Eravamo una bella fabbrica in piena produzione».
Con la connivenza dei benzinai?
«I benzinai erano tutti amici nostri. E noi eravamo dei clienti robusti».
Insomma, andatevela a leggere. Brividi. QUI
Mi disse: “Capita di trovarti in situazioni in cui non hai fatto niente e devi pagare lo stesso. In inchieste come Mani Pulite c’è sempre il rischio che un innocente rimanga coinvolto. Ho accettato la mia sorte perché l’inchiesta arrivasse in fondo. Sostengo lo Stato di diritto anche quando lo Stato di diritto sbaglia”. LEGGI