Ieri abbiamo proprio sbagliato. Avevamo la Lonely Planet ed abbiamo chiesto consiglio alla reception dell’albergo per andare a cena. Stasera abbiamo letto bene la nostra guida preferita e ci siamo fiondati al bar Celta. Sulla guida c’era scritto: “La specialità di questo bar-ristorante vivace e chiassoso sono il pulpo e i navajas. Sedetevi al bancone zincato, ordinate una bottiglia di Ribeiro da bere nelle tradizionali tazas, e gustate le vostre raciones”. Bene, siamo andati al Bar Celta, ci siamo seduti al bancone zincato, abbiamo ordinato il polpo e i cannolicchi e la bottiglia di Ribeiro. Abbiamo dovuto un po’ urlare per farci sentire. Ma tutto era buonissimo. Alla fine abbiamo pagato meno di 20 euro a testa. Bisogna sempre obbedire alla Lonely Planet.
COME ORMAI AVETE CAPITO STIAMO ANDANDO IN ANDALUCIA IN CAMPER. QUALSIASI SUGGERIMENTO RELATIVO A RISTORANTI, LUOGHI MAGNIFICI, AMICI E’ BENVISTO. L’INDIRIZZO LO CONOSCETE.
Il parco Guell è grande e pieno di sentieri tortuosi con moltissime salite e discese. Nei punti più alti, alcuni belvedere consentono una visione fantastica di tutta la città, dalla Sagrada Familia al porto. Ma tutto questo ha un costo. L’anziano si accascia.
http://youtu.be/6Mi9DjQfGl4
Nel parco ci sono una incredibile quantità e varietà di alberi e di arbusti. Ma ci sono anche tanti uccelli che fanno un casino incredibile. Il giovane Giovanni ha visto anche dei rumorosissimi pappagalli verdi. L’anziano Claudio ha fatto amicizia con dei piccioni molto sereni e fiduciosi.
http://youtu.be/gDI6d9WMFJ8
Sopra le colonne storte, che nell’idea di Gaudi dovevano servire per ospitare un mercato (Berlusconi più semplicemente ci avrebbe messo una Standa), c’è un immenso terrazzamento, sotto la cui superficie era nascosto un incredibile sistema naturale di captazione e depurazione dell’acqua piovana. Dalla parte del panorama un suo collega Josep Maria Jujol ha costruito una panchina lunghissima e sinuosa, chiamata Banc de Trencadìs. Il giovane Giovanni pensa che in realtà Gaudi giocasse lì di nascosto alla pelota.
http://youtu.be/UmzDinYLY9g
Antoni Guadi non sapeva fare le colonne dritte, anzi faceva un sacco di cose storte. In quegli anni, gli anni Dieci, non avevano inventato il filo a piombo. L’anziano Claudio sostiene che i portici storti di Gaudi sono la metafora della condizione disastrata della Spagna.
http://youtu.be/PhxoocdtYFw
http://youtu.be/__9Ma3nS7m4
Un posto incantevole questo parco ideato e realizzato, ma poi abbandonato, da Antoni Gaudi su una collina di Barselona. Nella sua idea doveva essere un quartiere per ricchi, una specie di Barselona due. Ma Berlusconi non era ancora nato ed il progetto fu un fallimento. Il tutto fu acquistato dal comune e trasformato in un parco pubblico che viene visitato da 4 milioni di persone all’anno. Gaudi era un architetto, ma soprattutto un pazzo visionario. Molte delle “invenzioni” del Parco Guell tolgono il fiato.
http://youtu.be/d0a8MlwvSoA
Piccoli negozietti dove si vendono le magliette numero dieci del più grande giocatore del mondo. Barcellona ne è piena. Il giovane Giovanni fa finta di conoscerlo ma ne ignorava l’esistenza fino ad oggi.
http://youtu.be/oIa4mX4AywU
Il giovane Giovanni scopre un palazzo pieno di bandiere, sono le bandiere della Catalogna. Da non confondere con quelle del Barça.
Per chi non lo sapesse la manzana è la mela. Alla fine della cenetta da cinque stelle il cameriere offre al giovane e all’anziano n liquorino giallo. Il gusto è quello del Niagara ma fortunatamente anche la sua funzione. Basta un sorsetto per far dimenticare la paella.