da Giorgio Goldoni
Maffeo Pantaleoni, padre della scienza delle finanze italiane ai primi del ‘900, affermava: «Qualunque i m b e c i l l e può inventare e imporre nuove tasse, l’abilità consiste nel ridurre le spese».
da Vittorio Grondona – Bologna
All’improvviso è stato nominato Senatore a vita un professore praticamente sconosciuto ai più (9/11/2011). Dopo poco il Cavaliere fa il famoso passo indietro ed il quasi sconosciuto nuovo Senatore riceve l’incarico di formare un nuovo governo. Ci mette un giorno ed eccolo lì, il nuovo governo. Professori e banchieri sul piede di guerra a maniche rimboccate… Passano pochi giorni e il nuovo governo di tecnici partorisce una manovra da far paura. Al dire generale di quelli che contano l’impopolare manovra porterà l’Italia lontano dal baratro del non ritorno. L’unico irrisorio prezzo da pagare consiste solo nel buttare in quel baratro senza pietà i soliti operai, i soliti pensionati… Il solito ceto medio/basso per capirci. I partiti dell’inciucio fanno finta di indignarsi, ma poi votano la fiducia ed approvano tutte le tasse senza dire beo. Per il futuro dei nostri figli si giustificano. Come se non sapessero che oggi i giovani non incominciano a lavorare prima dei trent’anni… (…)
da Dan Galvano, Basilea
Mentre da altre parti sorgono startup e spin-off da varie costole di universita’ e poli scientifici, da noi non succede nulla. I motivi sono diversi e lunghi da spiegare. Non sorprende allora che tra le prime 100 aziende innovatrici non figuri neanche uni’italiana. Altrove scatenerebbe dibattiti e voglia di guardare al futuro e affrontarlo. In Italia non succede. D’altra parte, cosa aspettarsi da un Paese che rischia di crollare soltanto se un’industria che fa auto (cioe’, poca innovazione e bassa tecnologia) chiude i battenti.
da Carla Bergamo
Mi aspettavo aspre polemiche e discussioni dopo le ultime esternazioni del petit ex-premier su Mussolini e sulle limitazioni della Costituzione e invece… niente! Io, nella mia ignoranza la vedo nera: sembra quasi che l’ometto aspetti che passi la tempesta, lasci tartassare gli Italiani per poi ritornare come salvatore della patria e chiedere poteri speciali o modifiche alla Costituzione. Il disegno sembra evidente: sarà che Bersani e compagnia se ne rendono conto? E Napolitano? Se la legge elettorale continua la stessa, il piccolo duce ha abbastanza mezzi per comprare il 51% del parlamento. Intanto il PD sta a guardare. E Vendola? si parla addosso. Si salvi chi può.
Nel 1956, all’indomani dell’invasione dei carri armati sovietici a Budapest, mentre Antonio Giolitti e altri dirigenti comunisti di primo piano lasciarono il Partito Comunista Italiano, mentre “l’Unità” definiva «teppisti» gli operai e gli studenti insorti,chi disse “l’URSS porta la pace in Ungheria e la rafforza nel mondo”? Nel 2011 chi disse “E’ giusto che i pensionati paghino fino all’ultimo centesimo”?
da Claudio Urbani, Roma
Da sempre le Sacre Scritture si prestano a interpretazioni talvolta contrastanti, ma qui sembra che siano state interpretate nel modo più convenevole.
da Gianni Guasto
X è un ragazzo di seconda media, il cui padre, disoccupato, si è suicidato otto mesi fa. X non va bene a scuola, e l’anno scorso, un paio di mesi dopo la morte del padre, sono stato costretto a intervenire presso la scuola perché non fosse bocciato. Una delle obiezioni che allora sentii fare da un paio di insegnanti fu che X era un cattivo studente “anche prima della morte del padre”. Oggi Milena, l’educatrice che si occupa di lui, mi riporta una frase pronunciata in sua presenza dal professore di ginnastica: “X è un pessimo studente, e non mi dica che la cosa dipende dalla morte del padre. Otto mesi dopo, il problema non c’è più. Io lo so perché sono padre”. Mentre Milena parla, mi torna in mente Giancarlo Casseri, l’assassino razzista di Firenze, e mi chiedo chi lo abbia aiutato a diventare così.
* Alleva corvi e ti caveranno gli occhi
da Paolo Beretta
“Il governo Monti eviti di andare in ferie e passi alla seconda fase, quella anti recessiva, e accenda un faro, in sede parlamentare, sugli scandalosi, ingiustificati e abnormi megastipendi, goduti dalla dirigenza di molte società, anche quotate, che scarica sul pubblico, attraverso i contratti di solidarietà, applicati ai soli dipendenti, sottopagati, i costi dei propri fallimenti gestionali”. L’ha detto Vendola, Ferrero, Diliberto? No, le parole sono del deputato senatore del Pdl Raffaele Lauro, componente della commissione Affari Costituzionali. Del PdL. A questo punto mi verrebbe da pensare che una parola è poca e due sono troppe, però quattro ci stanno giuste giuste: “ma va a caghér”…
… quando leggo certe dichiarazioni.
Dopo la ineffabile Fornero, nella interessante galleria dei ministri del governo Monti consiglio la sorveglianza su Andrea Riccardi, originario della tribù dei Sindi, e alloggiato in una baraccopoli della Padania. Secondo il ministro gli italiani, particolarmente al nord, sono cattivissimi con gli zingari, non si curano dei loro valori culturali e non vedono quale arricchimento culturale ci stanno portando; inoltre impediscono loro di avere un lavoro, una casa, una auto ecc.ecc.. Gli stessi zingari che si faranno mille risate dopo aver scoperto l’ennesimo credulone benefattore da prendere per i fondelli. Consiglio al Sig.Riccardi una visita in uno qualsiasi dei paesi dell’Est Europa che già da decenni maneggiano il problema degli zingari con accortezza.