da Claudio Urbani, Roma
In solo due mesi raccolte 1.210.466 firme: un vero successo, che dovrebbe far riflettere questo governicchio, ma forse è chiedere troppo a chi si fa solo gli affari propri!
da Domenico Astuti
E’ stata definita” l’ape regina “, ma lei ha dichiarato di essersi sentita offesa dalla definizione. Allora, non lo è. Si è definita attrice, ma a quasi quarant’anni il curriculum indica solo qualche comparsata in film come ” Chiavi in mano ” o ” Malefemmene “: e allora in realtà non lo è. E’ stata accusata di essere la capo metraisse di un vecchio ricco e satiro, ma lei ha negato offesa. Allora, non lo è. Ha dichiarato di Silvio “E’ l’unico uomo che mi ha fatto sentire donna “, non possiamo non crederle ma un dubbio ci resta … Ma allora, chi è Sabina Began veramente? Un’amica dei comunisti e comunista lei stessa. Lei lo ha dichiarato e nessuno ha smentito. Adesso sappiamo chi è Sabina.
da Massimo Mai
Che prontezza Alemanno e Formigoni : “Mai più Minetti, mai più candidaqture dall’alto” Altro che Bolt sui blocchi, questi sono velocissimi a reagire.
Dopo il “tunnel” Cern- Gran Sasso della Gelmini, viene la assurda e patetica affermazione dello Stato di Polizia berlusconiano. Scordandosi forse che governa da 10 anni, quindi lui ne sarebbe l’artefice. La norma anti blog che il governicchio vuole inserire nel DDL intercettazioni, tra l’altro si tratterebbe poi di due questioni completamente diverse, è un vero atto e provvedimento di “Stato di Polizia”. Con tale norma, come potete leggere in questo articolo, si potrebbe pretendere una immediata rettifica alle opinioni espresse, a fronte di assurde multe. Ovviamente tali rettifiche, senza possibilità di replica, possono essere richieste a fronte di qualunque opinione che si ritiene offensiva e dato che tale parametro è assolutamente aleatorio, le rettifiche sarebbero richieste anche dove si parlasse di b. con buoni ma non superlativi aggettivi… Inutile penso indicare che sarebbe la morte civile per migliaia di blog!
da Carla Bergamo
Eccoci qua, invitati a votare per il blog di Un Giorno da Pecora… sembra ieri che facevamo il tifo per il blog di Sabelli e ora stiamo correndo dietro al medesimo, prima su Facebook, dopo su Un Giorno da Pecora e infine siamo arrivati a Twitter. Ho come l’impressione che con tutti questi amici di chat si finisca per parlarsi addosso, perché non si ha tempo di leggere tutto e tutti. Decisamente il mondo ha messo il turbo.
da Gianni Guasto
Per una volta, a proposito della votazione della Camera sull’arresto di Milanese, sono d’accordo con Tremonti. Mentre tutto il mondo si sta affannando a tappare le falle di una crisi devastante, il “governo” italiano è ripiegato sulle proprie brutture e soltanto su quelle. Che almeno il Ministro dell’Economia fosse in quel momento al suo posto, invece che correre a salvare un proprio complice, mi è sembrato il minimo della presentabilità. Ma, per B. e i suoi, il codice d’onore della mala conta più dei doveri istituzionali: non si lascia un componente della banda in mano agli sbirri.
da Massimiliano De Simone
Il paese deve incrementare il PIL. Per farlo, ha bisogno degli investimenti esteri in BOT e BTP, con l’introito dei quali si finanziano gli investimenti interni in ricerca e sviluppo. Per decidere se prestare soldi all’Italia, gli investitori consultano le agenzie di rating. Le agenzie di rating pubblicano, periodicamente, l’outlook, ossia le previsioni sulla crescita del paese. Se l’outlook è negativo, gli investitori non investono. Ma l’outlook è negativo quando si prevede che ci saranno, nell’immediato futuro, scarsi o nulli investimenti. E’ come se una banca dicesse: non ti erogo un mutuo perché mi risulta che non hai fondi per aprire un’impresa e guadagnare qualche soldino. O No?
da Muin Masri
A breve e con questo passo avremo segretari di partito eletti in base al loro livello di corruzione morale, alla lunghezza del pene e del numero d’eredi maschi. Che tristezza questi politici incompetenti, sono riusciti a togliere anche le dignità alle prostitute.
da Giorgio Goldoni
Le cooperative rosse hanno ottenuto la liquidazione del libello “Falce e carrello”. Invito, come doverosa par condicio, la Lipizzetto ad ardere in pubblico l’Opera Omnia di Palmiro Togliatti, ingiallita su polverosi scaffali nei dopolavoro aziendali.
“La patonza deve girare”. Questo è proprio uno scoop: esiste almeno una merce, denominata “patonza”, che Berlusconi considera “bonum commune”, da difendere attraverso un’economia equa e solidale. Un comunista, insomma. E’ abituato a barare su tutto, a rifiutare le regole, a costruirsi privilegi “ad personam”, a papparsi le ville delle orfanelle e le case editrici degli altri, ma almeno in questo, è un vero allievo di Marx. Evviva.