da Gianni Guasto
Mica male l’idea di trasferire a Monza tre o quattro ministeri: in un colpo solo si remunera il Nord rispetto a Roma e la Provincia rispetto alla metropoli. Facciamo quindi alcune proposte per riequilibrare la situazione. Esteri: Arquata Scrivia, Interno: Camopobasso; Istruzione: Santa Teresa di Gallura; Difesa: Champoluc; Salute: Trani; Commercio con l’Estero: Moneglia; Turismo: Cesano Boscone; Pari Opportunità: Orbetello; Economia: San Benedetto del Tronto; Rapporti con il Parlamento: Santo Stefano d’Aveto.
da Carla Bergamo, S. Paulo
Alcuni commenti sul voto degli italiani all’estero sono stati come un pugno nello stomaco. Viene messo in discussione il mio diritto al voto, solo perché vivo all’estero e non pago le tasse in Italia? Vorrei fare notare a tutti voi che, pur vivendo all’estero, la mia patria rimane l’Italia, dove, tra l’altro, ho parenti e amici, che mi spingono a votare sempre e comunque, perché m’illudo di contribuire a rendere migliore la loro esistenza. E se tra qualche anno dicidessi di tornarci, in Italia, vorrei che fosse un paese migliore di quello che è adesso. Credetemi, molti di quelli che hanno il passaporto italiano per convenienza non si preoccupano di votare. Ma chi lo fa, partecipa, e molto più di tanti italiani residenti e contribuenti. Sarà che chi difende il voto degli immigrati è lo stesso che vorrebbe toglierlo agli emigrati?
da Vittorio Grondona – Bologna
L’omino verde dal palco di Pontida farfuglia alla sua gente ragionamenti triti e ritriti da politica elementare. Il popolo padano rigorosamente in tenuta verde-extraterrestre, palesemente incredula e sorpresa, rifiuta gli applausi e si limita a urlare ad intervalli regolari “secessione”. Non rendendosi conto di essere stata al potere, in qualità di “socia” colpevole del pdl, votando tutte le leggi ad personam a favore di Berlusconi, condonando la grande evasione fiscale, favorendo le tremontiane cartolarizzazioni, ora la Lega Nord, in cerca dell’effetto Pontida che non viene fuori, si limita a cambiare l’attributo di Roma da “ladrona” in “padrona”. Niente guerra in Libia, costa troppo. Sui morti, però, nessun commento. E la Lega dov’era quando è stata dichiarata? (…)
da Sandro Torrini, Firenze
Proprio questa mattina la direttrice dell’Unità Concita De Gregorio, ha pubblicato un duro editoriale contro i siti produttori di fango che avevano parlato del suo “licenziamento”: “Il mio contratto non è ‘in scadenza’, come direttore non ho ricevuto comunicazione alcuna, l’unico titolato a darmi indicazioni in questo senso è il mio editore esattamente come è avvenuto all’atto della mia nomina. Lui e non altri”, scriveva indignata. Dopo poche ore un comunicato stampa: “L’Editore e il Direttore dell’Unità comunicano che dal primo luglio Concita De Gregorio lascia la guida del giornale…” E subito accontentata!
da Muin Masri
La scienza ci informa che con l’evoluzione l’uomo si è ristretto. Non è vero. Adamo usava una foglia di fico per nascondere il suo imbarazzo, Berlusconi invece usa il foglio di Ferrara.
da Massimo Mai
Bisognosi di aiuto : Berlusconi, Brunetta, Calderoli. Che ci faccio io qui : Galan, Romano, Romani. Furbetti: Fitto, Rotondi, Vito, Meloni, Frattini, Sacconi. E quando mi ricapita? : Carfagna, Brambilla. Vorrei farvi vedere di cosa sono capace: Prestigiacomo, Faccio il mio lavoro: Maroni, Tremonti, Alfano, Fazio, Matteoli.
da Bruno Stucchi
I nomi con la proluga, come i cannocchiali d’antan, vanno sempre forte: Tomaso Padoa-Schioppa, Bini-Smaghi, Fleishman-Rivarossi; Bossi-Ferdigotti… Sabelli-Fioretti confernerà.
da Giorgio Goldoni
E’ inizio d’estate, è tempo di bikini, è tempo di bellezze al sole. Si perpetua la solita “ingiustizia multiculturale”: quando gli islamici italiani porteranno mogli, figlie, parenti tutte sulle spiagge marine a prendere il sole, a fare il bagno vestite di un semplice bikini? Perchè i maschi islamici devono godere della nostra liberalità “visiva” senza dare mai nulla in cambio?
e diecimilauno!
da Vincenzo Rocchino, Genova
L’Italia s’è desta? Finalmente qualche segno di risveglio; la narcosi che la devasta da quasi un ventennio comincia a regredire; il messaggio per i monarchi del potere è chiarissimo: il popolo intende riappropriarsi della sua sovranità.