da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Dai baciamano alla guerra è il poco lucido percorso diplomatico partorito dall’impareggiabile duo Berlusconi-Frattini nei rapporti con Gheddafi. In pochi mesi, da Roma addobbata a festa per accogliere il dittatore libico, si è passati con disinvoltura ai bombardamenti aerei sul suo Paese. “Il nostro intervento militare ci è stato chiesto dai ribelli libici” ha dichiarato l’inconsistente ministro Frattini che ora riceverà le richieste dai ribelli di tutti i continenti. Mentre Berlusconi, tra una barzelletta e l’altra, rassicura: “Bombarderemo solo obbiettivi militari, non zone civili”. La solita panzana delle bombe intelligenti, che raccontata da un ballista professionista ad un Paese credulone, pare funzioni ancora.