da Gianni Guasto
Ormai la designazione del Delfino del Premier ha una cadenza infrasettimanale: Mercoledì Alfano, Giovedì Gnocchi, Sabato Tremonti. Il bello è che non cambia mai niente. Solo una nomination più esile di quelle di Castrocaro.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Così succede che “anche” imprenditori come De Benedetti vi ricorrano sfacciatamente provocando l’ira di Marina Berlusconi; un vero scandalo!
da Claudio Urbani, Roma
Oggi il CDM ha staccato l’assegno per coloro che dall’opposizione sono passati a sostegno del Governo il 14 dicembre. Sono tutti nominati sottosegretari, a spese dei contribuenti ovviamente, malgrado una legge ancora vigente ne limitasse il numero. La versione moderna dei 30 denari di Giuda, speriamo che la fine non sia la stessa…
da Muin Masri
Certi ricordi sono impossibili da cancellare, anzi, diventano a loro volta abitudini, magari maldestre. Ho sempre in mente il suo delicato gesto nell’aprire e chiudere il barattolo blu con la scritta bianca, “Nivea”. Era l’unico prodotto occidentale usato da mia madre, tutti gli altri erano rigorosamente locali. Con disinvoltura e senza il minimo spreco lei spalmava la crema prima sul viso e poi sulle mani, felice. Sembrava una diva degli anni sessanta e per me lo era davvero. Con questo non intendo rendere omaggio ad una marca della grande distribuzione, ma per colpa di quei momenti intimi rubati non ho più smesso di usare la crema color neve. Non so se funzioni davvero, ma come balsamo di ricordi, sì. A differenza sua, io non sono mai riuscito ad aprire la confezione senza rompere quella specie di carta stagnola che funge da protezione. Le donne hanno questo dono: trasmettono ricordi irripetibili.
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Renzo Bossi, reduce della festa dei Giovani Padani dove si era distinto per aver sorretto il microfono al padre Umberto che arringava i giovani virgulti leghisti, ci ha regalato alcune fondamentali dichiarazioni prontamente riprese da tutti i media. Con la ricchezza di argomentazioni ereditata da papà, il Trota ha liquidato i dubbi sulla stabilità del governo legati alla gestione dell’emergenza libica sentenziando: “La Libia è una cosa, il governo un’altra”. Una geniale intuizione che risulta applicabile a qualsiasi prossima situazione critica all’interno della maggioranza. Ad esempio: “la manovra economica è una cosa, il governo un’altra”, “il testamento biologico è una cosa, il governo è un’altra” oppure “la riforma della giustizia è una cosa, il governo è un’altra” e così via. E poi c’è ancora qualcuno che pensa che il Trota sia un pirla.
da Vittorio Grondona – Bologna
Processo breve, prescrizione breve… Ora anche la guerra breve… Caschi il mondo, ma alla tal ora del tal giorno pdl e lega ritireranno le loro bombette e non giocheranno più alla guerra di Libia!… Questi sono gli accordi che saranno proposti agli alleati dalla coalizione dei “duri” del governo italiano. Non c’è che dire, la “brevità” politica dei nostri attuali amministratori è davvero sorprendente!… Mi auguro che anche le risate del Consiglio di Sicurezza dell’ONU siano di breve durata.