da Vincenzo Rocchino, Genova
Il presidente del consiglio espone il nostro Paese alla gogna mediatica con regolare frequenza; un comportamento ingiustificato, vergognoso e lesivo nei confronti della magistratura. Per evitare questa vergogna che ci espone agli occhi del mondo, è necessario mandarlo a casa.
da Vittorio Grondona – Bologna
Si farà dal popolo verde se non saranno trasferiti al nord alcuni Ministeri. Io non vedo l’ora che inizi questa protesta della scemenza al massimo stadio… In qualità di “Popolo sovrano” sarà forse la volta buona che cominceremo a non pagare gli stipendi ai politici leghisti, a limitare al massimo la concessione di viaggi ferroviari gratis per i loro movimenti istituzionali, vieteremo in modo assoluto l’uso dell’aereo per servizio e per diporto, bloccheremo le loro pensioni… Per i poveretti non cambierà invece nulla in quanto i proventi delle “vantate” supertasse del nord finiscono come del resto tutte le altre, nelle loro tasche o nei vari meandri edilizi tipo G8 in Sardegna. Quindi carenza ovunque come adesso, sia nella scuola, sia nella società, sia nella sanità, sia nel welfare generale. Infine, nella spudorata evenienza, obbligheremo il fisco a comminare multe salate ai ribelli fiscali e nel contempo ci rifiuteremo di pagare per le loro marachelle come l’attuale maggioranza di nominati sudditi ci ha obbligato a fare, ad esempio, per il volontario supero delle quote latte da parte degli adoratori del Po.
Fantasia… che mi da le cose che non ho … (canzone di Mina)
da Massimo Mai
Nei primi anni Novanta il PSI candidò alla Camera Massimo Boldi, il quale intervistato sul suo programma rispose “Voglio portare il mare a Sondrio”. Nel 2011 Calderoli propone di spostare il Quirinale da Roma.
da Roberto Pellicciari
“Se diventerò sindaco piangerò, ma di nascosto”. In tempi di scilipotismo imperante, una simile dichiarazione, che di quest’uomo racconta già tanto, lascia sbalorditi. Anche coloro che rifuggono da sempre dalla sinistra rifondarola, anacronistica e autolesionista. Durante il suo pianto nascosto, se lui vincerà, io riderò apertamente.
da Giorgio Goldoni
Obama esce dall’orticello americano e definisce quanto sta succedendo in Nord Africa e Medio oriente la “primavera araba”, richiamando così alla memoria la Primavera di Praga e dimostrando di non aver capito nulla di quanto sta succedendo . Con l’unica eccezione di Israele nessuna nazione nell’area è democratica e industrializzata. La maggior parte di queste nazioni viene da una lunga tradizione di tribalismo, totalitarismo, corruzione, intolleranza, nessuna educazione, oppressione delle donne e delle minoranze, e ristagno economico. La probabilità che le frange islamiste più totalitarie prendano il potere è altissima. La folla di Bengasi urla:”Gheddafi, ebreo!”. La folla del Cairo agita il pupazzo di Mubarak con la stella di Davide. Non ci sarà una primavera araba se prima non cambia il regime iraniano.
da Sandro Torrini, Firenze
E vabbè. Noi che siamo rozzi, incrociando le poche informazioni contenute nei troppi paginoni, abbiamo solo capito che un Compagno Socialista Mondialista, capoccione del Fmi e dotato di moglie miliardaria e giornalista, s’è giocato l’Eliseo tentando di inchiappettare una cameriera nera di 32 anni in una suite da 3mila dollari a notte. E che a motivo di ciò, sarebbe sempre utile tener a portata di mano qualche farfallina, anche di seconda mano. La classe non è acqua, spilorcio! Daltronde, finché non aveva sfoggiato mire presidenziali che urtavano con quelle dell’attuale inquilino dell’Eliseo, DSK poteva sodomizzare anche le galline.
da Claudio Urbani, Roma
Berlusconi: “Mi impediscono di parlare”
da Gianni Guasto
Berlusconi: “Basta con i personalismi”.
Moretti non ha ottenuto nessun premio a Cannes. Per par condicio l’anno prossimo mandiamo in concorso un film di Sgarbi.
Non bastava Roma, ora anche Milano si candida ad essere la seconda ladrona con lo spostamento di due ministeri. Così promette l’On. Bossi, proprio lui, il famoso ministro dotato di sorprendente acume politico che dice stamattina così e stasera cosà e non esita a minacciare il ricorso alle armi del Don Chisciotte di turno per difendere un’inesistente “padania”. Intanto Radio Padania Libera chiude. Anch’essa è stata giudicata fin troppo libera dal regime democratico di tradizione destroide di italica triste memoria? Il PDL nel frattempo promette la cancellazione delle multe, tanto per gradire il concetto dei celoduristi sulla certezza della pena. I casi sono due o le multe erano giuste od erano un abuso politico dell’amministrazione Moratti. Anche il Cavaliere aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe abolito il bollo dell’auto… Alzi la mano chi se n’è accorto!…