da Gianni Guasto
Sui giornali si fa un gran parlare della villa che B. avrebbe/non avrebbe comperato a Lampedusa. Già, ma dov’è la notizia? Persino Paolo Mieli si scomoda a dire che non c’è alcuna trattativa in corso, venendo subito smentito da Ghedini. Embé? Anche se fosse? Chissenefrega? E’ il solito vecchio copione, visto e rivisto fino alla nausea: di fronte ad ogni disgrazia, B. arriva, si fa fotografare mentre accarezza una vecchietta, promette di trasformare il tutto (qualunque cosa sia) in un villaggio-vacanze, finge di comperarsi una villa e di voler venIre ad abitarci (così il luogo diventa santo), e se ne va. O al massimo ci lascia Verdini e la sua cricca di palazzinari. Sempre così, sempre uguale. Dov’è la notizia?
da Carla Bergamo
Ma che aspettate ad abbandonare la nave che sta affondando? Dopo aver ascoltato la telefonata di questa tale “amore”, mi sono cascate le braccia (non essendo io dotata di altri attributi tipicamente maschili); questa gente sta trattando la povera Italia come fosse di proprietà di papi e quindi usufruibile dalle sue amichette a proprio uso e consumo. In cambio ricevono la cittadinanza italiana, loro si, senza problemi. E come fosse un diritto insgnito direttamente dal divino, si presenteranno candidate alle elezioni. ‘Sto paese di paraculi come niente la elegge pure. Che ce vó?
da Vincenzo Rocchino, Genova
Dopo il salvataggio di B., Scilipoti intenderebbe riesumare Mussolini, o meglio la dottrina fascista; è troppo chiedere ad Antonio Di Pietro, dove ha raccattato un tale campione di democratico, e ancora, secondo quale principio, poté considerarlo degno di rappresentare “l’Italia dei Valori”?
da Giorgio Goldoni
Liberiamoci dei clandestini, ma liberiamoci anche dai falsi amici, francesi , inglesi e americani, che hanno programmato una spedizione veterocoloniale in Libia, rivestendola di una opinabile lotta per la libertà e la democrazia, che puzza di petrolio. Se proprio volevano cominciare a liberarsi di stati canaglia perchè non iniziare dall’Iran? I nostri interessi economici saranno pesantemente danneggiati, aggravando così la nostra già indebolita economia, e i due milioni e mezzo di lavoratori stranieri che sono fuggiti dalla Libia dovranno ringraziare gli apostoli sopracitati per aver perso il posto di lavoro.
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Nicole Minetti è una che ha le idee chiare. Dopo l’ultima seduta del Consiglio Regionale della Lombardia, dove è stata fotografata mentre seguiva i lavori con aria annoiata, stirandosi, sbadigliando e inviando sms, ha rilasciato ai media una sosprendente intervista. Non ci penso neanche alle dimissioni dalla Regione, ha dichiarato la procacciatrice di ragazze per il Sultano, anzi il mio obbiettivo è la Farnesina, voglio diventare Ministro degli Esteri. D’altronde l’esperienza internazionale non le manca: ha già gestito brillantemente l’affare Ruby nipote del presidente Mubarak e poi, come dice il premier, è di madrelingua inglese. Forse il ministero è il prezzo che Berlusconi dovrà pagare per il silenzio della bella Nicole. Con buona pace dei poveri italiani, che potranno consolarsi pensando che comunque peggio di Frattini non potrà fare.
Ricordate “UN PACCO DA 45.000.000 DI €”, post del 27.02.2007? (parlavo del sito voluto da Rutelli); ora ne abbiamo un altro, ci costa 9.425.000 € (per tre anni); si tratta del nuovo sito Italia.it, voluto dalla ministra per il turismo Vittoria Brambilla; funziona? Provate a tradurlo in inglese: ve lo scordate. Un altro esempio di spreco ingiustificato. Si tagliano i fondi alla Cultura e si sprecano milioni a palate per un sito che non serve a nessuno, tranne, forse, a chi l’ ha… partorito.
Lo spettacolo indecoroso offerto dai parlamentari dell’italietta di questi giorni, è arrivato a livelli insostenibili, tali da costringere il Capo dello Stato, a richiamare gli inquilini di Piazza Monte Citorio. Sarà pazienza e tempo sprecato per il Presidente temo, e bene farebbe a mandarli tutti a casa, con l’obbligo della frequenza obbligatoria, di un corso intensivo di rieducazione del comportamento, dell’etica e del diritto civile. A chi non superasse l’esame di fine corso, dovrebbe essere precluso l’accesso al Parlamento.