da Corrado Vigo, Trecastagni
Caro Claudio, questa guerra imposta dall’alto è tanto lontana da chi la decide da non accorgersi che è tanto vicina a noi Siciliani. Il timore, stavolta per tutta l’Europa, non è la guerra vicina a noi, che potrebbe anche portare a bombardamenti similari a quelli del 1985 (fallito per l’eccessiva distanza), ma una delle armi in pugno più grandi di Gheddafi è quella di “aprire i cancelli” e far defluire milioni di persone che lasciando il suo paese andrebbe a colonizzare i nostri. La guerra distante da chi prende le decisioni, invece è vicinissima a noi. E a mia figlia, che ha 9 anni, che le racconterò quando avrà 18 anni? Come le giustificherò tutto ciò?
da Claudio Urbani, Roma
Sembra che una delle catastrofi di maggior impatto che l’umanità potrebbe ricevere del disastro in Giappone, sia che l’Ipad2 della Apple possa avere una battuta di arresto alla sua diffusione, dato che molti componenti sono prodotti in Giappone. Inutile dire la costenazione in cui è piombata l’umanità a questa notizia e la tristezza e vergogna patita dal popolo giapponese nella sua parte in questa tragiedia globale! http://vitadigitale.corriere.it/2011/03/ipad-shortages-supply-terremoto-giappone.html
da Gianni Guasto
Betty?
da Vincenzo Rocchino, Genova
Sei reattori nucleari costruiti in darsena, a pochi metri dal mare, nel paese che è sottoposto al maggiore numero di sismi l’anno; l’effetto che provocano, quando si verificano in mare, lo chiamano tsunami; non è credibile che nessuno degli abitanti di Fukushima, non abbia avuto qualche dubbio sulla opportunità di costruire un complesso nucleare proprio lì, a un passo dal mare. Saranno stati rassicurati mille e più volte sulle qualità dell’impianto, per cui potevano dormire sonni tranquilli. Quello giapponese è un popolo straordinario, di una gentilezza squisita, che non trovi in nessun altro paese del mondo. L’immane disastro che hanno subito, non è stato soltanto per colpa della natura maligna; l’uomo ci ha messo una buona parte del suo. La peggiore.
Nei vari festini di Arcore, quelli ormai noti a tutti, sono stati elargite decine e decine di migliaia di euro a notte, forse centinaia, e in alcuni quotidiani si parla di milioni di euro. Mi chiedo: le direttive antiriciclaggio di denaro, quelle che impongono la circolazione con denaro liquido inferiore ad una certa soglia, si applicano solo a noi comuni mortali, o anche alle ragazzette di Arcore e a chi le ha ben remunarate? E se le direttive antiriciclaggio si applicano anche per i festini di Arcore, come mai non c’è (almeno non ho letto nulla di ciò) una indagine in merito? Se domani mattina mi trovassero con 5.000 euro liquidi in tasca finirei nelle prime pagine dei quotidiani locali. Queste ragazzette, e chi ha dato loro il denaro, sono tutti “antiriciclaggio”? I festini di Arcore, quindi, sono ANTI antiriciclaggio?
da Vittorio Grondona – Bologna
Ieri sono andato al Teatro Duse di Bologna, purtroppo anch’esso in pericolo di chiusura per i noti tagli, dove ho assistito alla piacevolissima commedia di Alfredo Testoni “Il Cardinale Lambertini”, personaggio magistralmente interpretato da Guido Ferrarini. Venti bravissimi attori in scena. Uno spettacolo davvero bello. Alla fine Guido Ferrarini ha invitato l’attore Aldo Sassi a leggere il frammento riferito alla cultura del discorso pronunciato in Parlamento dal Presidente Napolitano il 17/3/2011 per la festa del 150° anniversario dell’unità d’Italia. E’ seguito un fragoroso applauso di compiacimento di tutto il pubblico in sala. Poi tutti in piedi ad ascoltare “Fratelli d’Italia”… Sarà forse retorica, ma l’episodio si configura assai bene in questo periodo di manifesta anti-italianità leghista. Cari amici, il teatro è un magnifico passatempo culturale, un sano alimento della mente e dello spirito. Salviamolo dall’insensibilità politica!…
da Giorgio Goldoni
Sono d’accordo con Giulietto Chiesa (è la prima volta dai tempi del Kosovo): Obama ci sta vendendo l’ennesima fetecchia (Democrazia e Liberta’), e ha Cameron e Sarkozy come agenti di vendita. Comunque vadano le cose è l’Italia a soffrire nei prossimi mesi (e anni) ingenti danni economici dal “turmoil” del Nord Africa, mentre non si intravedono benefici per ie popolazioni locali. L’Europa, e forse è un bene, si è completamente dissolta, e ogni paese ha una sua posizione, così che l’arcobaleno va dall’intervento armato all’astensione, con varie sfumature interne.
da Massimo Puleo
Berlusconi: “I missili libici non possono raggiungere l’Italia”. Altrimenti sarebbero già pieni di clandestini
da Carla Bergamo, S. Paulo
Sto preparando un tiramisu, ascoltando il buon vecchio Cat Stevens e andando ogni tanto a curiosare internet; così sono entrata nel blog di CSF e sono rimasta nuovamente delusa dalla magrezza degli aggiornamenti. CSF è molto preso da Un giorno da pecora e chissá quali altri impegni, ora che è diventato un cult, e noi ci siamo lasciati stregare da Facebook, tutto in nome dell’immediatezza dei tempi moderni. Ma a me manca il blog, con tanti post interessanti, tanti pensieri diversi, tanti polemisti, artisti, psicanalisti, comunisti, fascisti, femministi, manicheisti, nichilisti, …isti, isti… Ma prima o poi tutti torneremo all’ovile, lo, so, lo sento!
da Mauro Dalla Porta Raffo
E’ possibile, mi chiedo, esporre a proposito della Libia (e non solo) un’opinione controcorrente? Ebbene, in proposito, penso che appunto in Libia un governo legittimo stia difendendosi vittoriosamente da un colpo di Stato sostenuto da una minoranza di cittadini. E quando mai, er quale ragione i moti di piazza debbono portare obbligatoriamente alla caduta dei governi? E quando mai per l’agitarsi, le ribellioni di una minoranza la maggioranza deve rinunciare alle proprie idee e accettarne i dettati?
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