io sono quello giallo
da Vincenzo Rocchino, Genova
…sono una pessima referenza per il nostro Paese; sono convinto che i paesi occidentali, dove le Istituzioni non vengono calpestate ogni giorno, si aspettino dagli italiani un gesto di ribellione. Quando, se non ora?
da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Sarà forse per quello sguardo un po’ miope, ma il ministro degli Esteri Franco Frattini, sembra non avere una visione granchè chiara dei delicati equilibri politici internazionali. Come avvenuto spesso in passato in situazioni di emergenza estera, anche stavolta con la crisi del regime libico, il solerte ministro si è fatto sorprendere completamente impreparato. Mentre l’intera comunità internazionale condannava la repressione del dittatore Gheddafi, lui, con dichiarazioni improvvide e ingiustificate, difendeva la sovranità dello Stato libico. Poi, accortosi della clamorosa topica, con elegante disinvoltura cambiava diametralmente opinione allineandosi alle direttive europee di Bruxelles. Chissà quali informazioni gli avevano passato, forse era distratto. O impegnato in qualche ricevimento mondano, oppure intento a sciare sulle Dolomiti. Peccato perchè sarebbe un eccellente ministro degli Esteri, se solo le vicende politiche internazionali non avessero la cattiva abitudine di complicarsi proprio quando lui è indaffarato nei fatti propri.
da Giorgio Goldoni
Gheddafi è stato per decenni il cocco della sinistra italiana, anche in funzione antiamericana, e uno dei leader del cosiddetto “terzomondismo”, per cui non capisco chi si scandalizza del fatto che Prodi e D’Alema intrattenessero rapporti amichevoli con lui. Quando è scoppiato il boom libico, tutti i paesi europei si sono precipitati a Tripoli a corteggiarlo, al punto tale che il Regno Unito gli ha di fatto perdonato il massacro di Lockerbie. Gheddafi è ancora oggi il Presidente della Commissione ONU per i Diritti Umani, avendo come compagni di merende l’Iran, il Sudan, il fior fiore dei regimi democratici.
da Vincino Gallo
Tutti quelli che conosco che vanno sul sulkj o fanno i pusher o i papponi o possiedono giornali o sono della famiglia soprano ,tutte categorie che mi fanno tanta simpatia e sono felice di ritrovare il mio amico claudio pure lui , che riesce a mettermi allegria e a stupirmi minimo una volta al mese ed è tanto in questo meraviglioso paese anormale
da Massimiliano De Simone
Gheddafi è un dittatore sanguinario. Spero che, una volta per tutte, paghi cui la guerra civile avrebbe già provocato mille vittime. Qual è la fonte? Non mi pare sia stata rivelata. E non credo che, in questo momento, in quella terra ci sia qualcuno che si preoccupa di contare i morti. Sarebbe meglio evitare di sparare numeri colossali solo per vendere qualche copia in più, come avvenne venti anni fa per la presunta strage di Timisoara.
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da Paolo Cape’, Milano
Una dirigenza tutta di nomina Pdl affitta e vende sottocosto immobili di proprietà del Pio Albergo Trivulzio, facendo perdere ai bisognosi 80 milioni di Euro in 10 anni. I beneficiari sono in larga maggioranza esponenti del Pdl stesso. Eppure si parla solo della fidanzata di Pisapia e si lascia al pubblico l’impressione di una vicenda in cui i furbetti sono tutti del PD..
da Carla Bergamo
L’Italia continua volteggiando come una scheggia impazzita davanti al mondo allibito. I cittadini normali, quelli dotati di un minimo di onestà intellettuale, come direbbe Mourinho, sono disperati ma allo stesso tempo paralizzati davanti a tanta depravazione politica, morale, etica, intellettuale, culturale, sociale. È un bombardamento quotidiano di irrazionalità. Una delle ultime, prima della figuraccia, più grave, su Gheddafi, è stata quella di Sanremo: uno sketch com governo e opposizione come protagonisti (Berlu + Fini) ma non è stato sufficiente, per il maggiordomo messo a dirigere la Rai per il Ras de noantri: hanno dovuto farne altri due sputtanando la sinistra. Veramente non l’ho capita, non capisco questi personaggi, che si dice abbiano il terrore di perdere i loro privilegi ma, onestamente, sembra che abbiano paura di morire di fame, da come si prostrano.