da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Si dice che Berlusconi sia furioso, indignato, letteralmente fuori di sè. Non per le accuse di prostitizione minorile e di concussione. A quelle rimediano i suoi avvocati, i ministri, i tg, la stampa compiacente e lo stato di anestesia totale in cui versano gran parte degli italiani. Ma quelle rivelazioni indiscrete delle ragazze del suo harem che compaiono nelle intercettazioni sono insopportabili. Ora tutto il mondo sa che il più grande seduttore italiano, il più fascinoso politico di tutti i tempi ha un fisico da vecchio e il culo flaccido. La piazza delle ragazze è ormai irrimediabilmente compromessa. E’ ora di dire basta, questa non è democrazia.
da Gianni Guasto
Si era illusa, Nicole Minetti, di ingannare se stessa: facendo quel “piccolo” sacrificio, sarebbero arrivate fama e fortuna, e allora sì che avrebbe potuto facilmente dimostrare il proprio valore. Invece, le è andata male: ora, dopo tutto questo fango, le è venuto il dubbio che a B. non importasse nulla di lei, né del Consiglio Regionale della Lombardia. Brava o no, di lei interessavano i quarti di bue: girello, coscia, biancostato. Anche Masi, che qualcuno assicura essere un buon docente universitario, aveva scelto la strada senza ritorno dell’autoumiliazione. Ora le prende da tutti: da Berlusconi che lo considera un incapace, e da Santoro, che invece reagisce perché ha rispetto -mosca bianca fra poche, in un ambiente appestato- di se stesso. Quanta gente si è autoimmolata sui banchi dello charcutier di Arcore: Minzolini, Vespa, Sallusti, Belpietro, Porro, l’aristocratico Ferrara, e Fede, che sembrava il più frollato di tutti, e invece era quello che sotto sotto si vendicava. Chissà se B. capirà mai di non avere abbastanza soldi per comperare la dignità di una sola persona.
da Alberto Veneziano
Ma quanto mi piace Toy story 3, eppure alla fine c’è una scena tremenda. Il ragazzo deve andare al college e sotto i suoi occhi gli sbaraccano la cameretta che andrà alla sorellina petulante, lui stesso partecipa e dà via i suoi averi, come in un rito di iniziazione si spoglia del suo contorno infantile e nudo se ne va nel mondo. Che duri sti americani. Io non ho mai avuto una cameretta, ma capisco la terribilità della scena e mi immagino la “mamma italiana” che di fronte allo scempio deglutisce e non emette un fiato, basita. La mamma italiana mantiene intatta e difende la cameretta del figlio fino alla morte, sua, perche spesso il figlio non sopravvive a tale madre. Il povero Padoa, schioppato, haimè, aveva capito tutto e per questo lo hanno epurato. Lui aveva capito che troppi italiani restano a vita nella loro stanzetta e da lì guardano il mondo. Non lo capiscono, troppo cattivo, ma lo spiegano agli altri. A volte alcuni escono, affrontano l’avventura, molti tornano, molti no, ma sanno sempre che la loro cameretta è lì per loro, intonsa e sicura. Tutti sanno che perché ci sia una “cameretta” di protezioni a vita per qualcuno, bisogna che qualcun’ altro dorma all’addiaccio ma …
da Muin Masri
Dieci milioni di firme non è una passeggiata con il cane ma una bellissima rivoluzione. Un solo dubbio: quanti sono i cinesi in Italia?
da Giorgio Goldoni
Dietro i tumulti di questi giorni è evidente la presenza del fondamentalismo islamico e dell’Iran: entrambi stanno fiutando l’incertezza e intrinseca debolezza della presidenza USA e come jene attaccano il leone malato. Tutti i paesi del cosiddetto “islam moderato” sono coinvolti. e solo Obama con un segno forte può cercare di rimettere in piedi la traballante situazione. Ma Obama invece che fa? Minaccia di togliere a Israele l’appoggio USA alle Nazioni Unite.
da Massimiliano De Simone
Il direttore generale della RAI, con quella improbabile telefonata con la quale pretendeva di atteggiarsi a padroncino che vuol far mettere sugli attenti il sottoposto, oltre a fare una figuraccia, ha consentito a Santoro di ingigantire i propri meriti e fare il record di ascolti. Complimenti. Mi chiedo per quale oscuro motivo questi tipi, che pure avrebbero la possibilità di svolgere mestieri più che dignitosi (Masi è un eccellente docente universitario), arrivino a esporsi a simili umiliazioni, pur di compiacere i propri referenti politici.
da Vittorio Grondona –Bologna
Finora ho sempre creduto che gli editti fossero prerogativa esclusiva del Presidente del Consiglio e della sua compagine di ubbidienti nominati politici. Dai giornalisti proprio non me lo sarei mai aspettato. Inoltre Berlusconi insulta Lerner pubblicamente in TV, Masi se la prende con Santoro con una telefonata preventiva del tipo non si sa mai che Annozero questa sera finisca fuori dalle regole… Qualcuno potrebbe dire che, tutto sommato, è sempre meglio il dito indice puntato del dito medio irriverente stile Santanchè. Secondo me, invece, faremmo bene a meditare un attimo tenendo le mani in tasca. Stucchi si è ritirato, Gasparini è dietro alla lavagna ed io?… Con chi litigo io adesso?… Mi resta Goldoni, ma mi sa che contro la sua inquadratura distorta della politica sociale ogni mio tentativo di suscitargli un pizzico di sano “buonismo” sarebbe inutile.
da Carla Bergamo, S. Paulo
La signora dal nome lungo, tale Casellati, è impressionante quando per tutto il tempo della trasmissione si rifiuta di vedere la situazione com’è, ossia, un vecchio potente che frequenta un bando di sgallettate che, quando si telefonano tra loro dicono cose sconcissime. Basterebbe questo per per lo meno provare un certo imbarazzo. Ma lei no, con quella sua voce impostata e l’aria di Miss Perfettini dice che non ci vede niente di male. Berlusconi è tanto buono e ottimo padrone di casa. Le telefonate? E che c’entrano? E vabbé.
Se gli lasciano finire la legislatura, lui sconfigge il cancro e l’impotenza erettile. Mica bruscolini.
da Vincenzo Rocchino, Genova
Berlusconi sbugiarda se stesso e lo fa in modo meschino; giustifica la telefonata in questura: “si trattava di un caso estremamente pietoso, una tragedia”. Solo al dubbio che potesse trattarsi della nipote di un presidente, suo collega, avrebbe dovuto ospitarla nella sua villa come qualsiasi gentiluomo avrebbe fatto, invece che darle danaro (molto, come a una prostituta) e disinteressarsene appena fuori dalla questura, lasciando che la ospitasse un’ altra prostituta.